Il 2023 è finora l’anno dei “nuovi stadi“. Almeno sulla carta e nei desideri di tanti tifosi. Da Venezia a Milano, a Roma, sono in molti a immaginare il nuovo teatro della propria squadra del cuore, per poi restare spesso con tanti “vorrei ma non posso”. A Firenze, dove si rincorrono da tempo le mille ipotesi sul restauro del vecchio “Artemio Franchi” e l’individuazione delle sedi alternative per le gare interne della Fiorentina, il sindaco Dario Nardella ha promesso oggi che “il progetto esecutivo sarà terminato dopo l’estate dallo studio Arup. Dopo partiremo con la gara per l’affidamento dei lavori”.

Come sarà il nuovo stadio “Artemio Franchi”? Il sindaco di Firenze Nardella: “Dopo l’estate progetto e bando di gara”

Così il primo cittadino del capoluogo toscano a margine della sfilata del Corteo storico della Repubblica fiorentina:

La gara sarà divisa in almeno due lotti: il primo ha i finanziamenti già confermati e sono nella disponibilità del Comune. Parliamo di 130 milioni. Il secondo è legato ai famosi 55 milioni che sono stati tolti alla città.

Il primo cittadino è ancora critico sui milioni del Pnrr

Nardella si riferisce ai 55 milioni che la città attendeva dal Pnrr.

Sulla questione – ha spiegato – da tre mesi siamo in contatto con i ministri. Abbiamo messo da parte le polemiche, riteniamo sia stata fatta una ingiustizia a Firenze perché sono stati tolti i 55 milioni ma riteniamo che si possa trovare una soluzione come è stato fatto per Venezia. Abbiamo inviato al governo varie opzioni.

Ma, oltre allo storico impianto progettato da Pier Luigi Nervi e Gioacchino Luigi Mellucci, inaugurato nel 1931 e ristrutturato tra il 1988 e il ’90 per i Mondiali di calcio, in ballo c’è anche l’area esterna, su cui il sindaco ha garantito che andrà incontro alle esigenze dei cittadini, vagliando anche possibili cambi di destinazione d’uso.

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