Nella notte scorsa, l’isola di Lampedusa ha visto l’arrivo di 578 migranti provenienti da varie rotte di migrazione: i nuovi sbarchi stanno portando all’estremo le possibilità dell’hotspot. Quindici diverse imbarcazioni hanno toccato terra, aggiungendosi ai 435 migranti sbarcati il giorno precedente. Questa nuova ondata di sbarchi ha portato il totale dei migranti giunti nell’arco di sole 36 ore a 1.013 persone.
Lampedusa, l’hotspot è sovraccarico: 1400 migranti ospiti dopo gli ultimi sbarchi
Dei 578 migranti sbarcati nella notte, due gruppi sono riusciti ad approdare direttamente sulla terraferma. Quattro tunisini sono stati intercettati dalla polizia al molo commerciale, mentre altri 16 sono stati rintracciati in via Roma, davanti alla caserma dei carabinieri. Questi ultimi affermano di essere stati trasbordati sulla costa da un peschereccio libico, il quale ha successivamente fatto ritorno in mare aperto.
Gran parte dei migranti sostiene di essere partita dalle coste tunisine, in particolare dalle località di Kerkenna, Sfax, Gabes e Tebulba. Alcuni gruppi minori hanno indicato Zuwara, in Libia, come punto di partenza. Tutti i migranti sono stati trasferiti all’hotspot di contrada Imbriacola, dove sono in attesa di ulteriori procedure.
Le operazioni di soccorso e monitoraggio delle coste sono state effettuate da motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza, che si sono alternate nel pattugliare il molo Favaloro. Nonostante i massicci trasferimenti disposti dalle autorità, l’hotspot di contrada Imbriacola ospita attualmente oltre 1.400 persone. Nella giornata odierna, circa 600 migranti lasceranno l’hotspot per essere imbarcati sui traghetti di linea diretti a Porto Empedocle. La situazione di Lampedusa rimane dunque critica.
La situazione di emergenza e l’afflusso continuo di migranti hanno spinto anche le organizzazioni umanitarie a intervenire. L’equipaggio dell’ong Mare*Go ha tratto in salvo 41 persone ieri sera e le ha consegnate alla Guardia Costiera italiana. Nella stessa notte, l’equipaggio ha individuato altre due imbarcazioni: un piccolo gommone con 6 persone a bordo e un barchino in ferro con 36 migranti. L’ong ha espresso preoccupazione per la mancanza di risorse adeguate per i soccorsi in mare e ha sollevato interrogativi sulle priorità delle operazioni di salvataggio.