Il key bumping, talvolta chiamato “key bump“, è una metodologia di scasso che ha preso piede tra gli esperti di effrazione. In poche parole, permette di aprire una serratura senza lasciare segni di forzatura. La facilità d’uso e l’accessibilità degli strumenti rendono questa tecnica particolarmente pericolosa e diffusa. Inoltre, proprio per la mancanza di segni evidenti che dimostrano la presenza di uno scasso, è difficile dimostrarlo alle compagnie assicuratrici e ottenere quanto spetta. Andiamo a vedere cos’è e come funziona il key bumping.

Come funziona la tecnica del key bumping?

Il principio del key bumping è abbastanza semplice:

  • Creazione della chiave a urto: la chiave, specificamente sagomata, viene introdotta nella serratura.
  • Uso del tensore: la chiave inserita funge da tensore, mantenendo una leggera pressione.
  • Colpo percussivo: con un piccolo martello o altro strumento percussore, la chiave viene colpita, inducendo i pistoncini interni della serratura a superare la linea di apertura, consentendo così lo sblocco.

In origine, gli strumenti per il key bumping furono sviluppati per aiutare a salvare serrature quando le chiavi venivano perse. Tuttavia, il loro potenziale è stato rapidamente riconosciuto e sfruttato da ladri e malintenzionati.

Clicca qui per scoprire tutti i metodi del key bumping

Il key bumping e il problema delle assicurazioni

Una delle complicazioni che emergono con il key bumping è legata alle compagnie assicurative. Poiché questa tecnica non lascia segni di scasso evidenti, può essere problematico ottenere il rimborso completo dei danni. Le polizze assicurative sono state tuttavia aggiornate nel tempo, con clausole specifiche che tengono conto di vari scenari, incluso l’uso di chiavi false o duplicate.

Tecnica del key bumping: come funziona a Roma, dove è tornata di moda

A Roma, l’ondata di furti estivi nelle abitazioni non mostra segni di rallentamento. L’ultimo episodio si è verificato la scorsa notte, quando la polizia ha arrestato due uomini georgiani di 50 e 35 anni, dopo averli sorpresi con oggetti di valore raccolti all’interno di una federa per cuscino. Un cittadino vigilante ha avvertito la polizia dell’intrusione, consentendo a due squadre di intercettare e arrestare i ladri nel palazzo di via Conca d’Oro. Malgrado il tentativo di fuga in ascensore, i malintenzionati sono stati fermati dagli agenti.

Insieme al bottino, avevano guanti, un coltellino e bandane. Gli agenti hanno poi scoperto che la casa era vuota, poiché i proprietari erano assenti. I ladri avevano utilizzato proprio la tecnica del key bumping per entrare. Entrambi gli uomini erano già noti alle autorità e sono sospettati di far parte di una banda che ha effettuato altri furti, prendendo in giro le telecamere di sorveglianza con gesti di scherno. Ulteriori indagini sono in corso per determinare se ci sono state altre rapine o complici coinvolti.

Leggi anche: Furti nei negozi a Milano, Painini (Confesercenti Lombardia): “Il tema è la crescente percezione di insicurezza in città”

Come difendersi dal key bumping

La prevenzione è sempre la miglior forma di protezione. Ecco alcune soluzioni per blindare la propria abitazione:

  • Serrature antibumping: serrature specificamente progettate per resistere a questa tecnica, come quelle dotate di cilindro europeo di sicurezza con defender antishock.
  • Liquidi viscosi: applicare speciali liquidi viscosi al cilindro può rendere più difficoltoso per i pistoncini rispondere al colpo della bump key.
  • Serrature a norma: l’adozione di serrature a cilindro europeo, conformi alla norma UNI-EN 1305-05, garantisce un livello di protezione aggiuntivo, rendendo la serratura resistente alle più comuni tecniche di scasso.
  • Consulenza professionale: un tecnico specializzato può fornire preziosi consigli personalizzati basati su una valutazione accurata delle esigenze e dei rischi associati alla propria abitazione.

Furti e key bumping: un trend in crescita

Recenti episodi nella capitale hanno messo in luce l’efficacia del key bumping come tecnica prediletta dai ladri. Dall’arresto di due individui che avevano utilizzato questa tecnica, all’aumento dei furti durante le vacanze estive, è evidente che la prevenzione è diventata essenziale. Gli studi suggeriscono che una percentuale significativa degli abitanti del Lazio esprime preoccupazione per la sicurezza delle loro case, soprattutto durante i periodi di assenza prolungata. Tuttavia, solo il 33,3% dei romani ha un sistema di allarme installato in casa.