Pensieri deliranti, problemi psichiatrici, ossessioni: chi era Riccardo Guidarelli, il 52enne morto suicida dopo aver ucciso la madre di 85 anni nel quartiere Niguarda di Milano. I fatti risalgono alla mattinata di ieri, 9 agosto: attorno alle 5 l’uomo si era messo in contatto con il 112 minacciando di togliersi la vita, senza fare riferimento all’omicidio. All’arrivo degli agenti si era buttato da una delle finestre dell’appartamento al quinto piano che condivideva con l’anziana, morendo sul colpo a causa del forte impatto con una recinzione. In casa giaceva già il corpo della vittima.

Chi era Riccardo Guidarelli, l’uomo che ha ucciso la madre e si è suicidato a Milano

Guidarelli avrebbe compiuto 53 anni il giorno di Ferragosto. Ieri mattina, all’arrivo degli agenti che aveva chiamato poco prima per minacciare il suicidio, si era lasciato cadere nel vuoto dal cornicione di una delle finestre del quinto piano dello stabile in cui viveva insieme alla madre, a Milano, finendo sulla recinzione che circonda la costruzione e morendo sul colpo a causa del violento impatto. In casa aveva lasciato il corpo dell’anziana, l’85enne Maria Costantini, originaria di Fossombrone, uccisa con diverse coltellate alla gola.

Ma anche un biglietto delirante, in cui, dopo aver compiuto l’omicidio (la cui data è ancora da accertare), si chiedeva cosa fare, se dare l’allarme o togliersi la vita. Sembra che ormai da anni soffrisse di problemi psichiatrici. Nel 2018 era stato addirittura sottoposto a un Tso, un trattamento sanitario obbligatorio, dopo aver dato in escandescenze davanti ai medici che lo avevano visitato al Fatebenefratelli, a Roma. Da allora il suo “disturbo paranoico” era leggermente migliorato, come gli era stato certificato appena poche settimane prima del delitto.

Un traguardo raggiunto grazie all’aiuto della madre, nei confronti della quale non si era mai mostrato violento, almeno fino a ieri. I due vivevano insieme al quarto e quinto piano dell’edificio di via Palanzone, in un alloggio collegato solo da una scala. In passato lui era stato un mediatore finanziario. Poi erano iniziati i problemi.

Non parlava mai con nessuno. Lo si vedeva in zona mentre fumava,

ha raccontato un residente ai microfoni di Fanpage. Secondo il custode del condominio, intercettato dal Corriere della Sera,

salutava, era gentile, ma di poche parole.

Usciva spesso, a volte con la madre. In molti hanno parlato delle sue ossessioni e dei suoi discorsi paranoici, deliranti, riguardanti, ad esempio, ufo ed extraterrestri. Nessuno, però, si aspettava che potesse arrivare a tanto.

I punti ancora da chiarire sull’omicidio

Sul fatto che si sia trattato di un caso di omicidio-suicidio gli inquirenti non hanno dubbi. Eppure dei punti restano ancora da chiarire. Innanzitutto la data dell’omicidio: il 52enne potrebbe aver ucciso la madre anche molte ore prima di togliersi la vita, come dimostrerebbe il fatto che abbia avuto il tempo di pensare a cosa fare, come si evince dal bigliettino ritrovato accanto al corpo. Un dettaglio su cui dovrà fare chiarezza l’autopsia, che sarà effettuata nelle prossime ore.

Poi, il movente. Bisognerà capire, infatti, cosa abbia spinto l’uomo a compiere un gesto così estremo, visto che, fino ad ora, tra i rapporti con la madre non erano mai stati cattivi. Né risulta che l’anziana fosse afflitta da malattie terminali o avesse bisogno di un supporto particolarmente gravoso: circostanze che, talvolta, possono spingere a tanto. L’ipotesi è che l’evento violento si sia scatenato per via dei suoi problemi. Per ora, però, nessuna pista è esclusa.

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