In una fase in cui gli sviluppi sul campo della guerra in Ucraina appaiono stagnanti, continua lo scambio di attacchi di droni tra Mosca e Kiev.
Nella notte scorsa, forze russe hanno lanciato un attacco di vasta portata utilizzando droni nella regione di Rivne, nell’Ucraina occidentale, con conseguenze disastrose. Un deposito di petrolio situato nel distretto di Dubno è stato distrutto nell’attacco, come riportato da Vitaliy Koval, capo dell’Amministrazione militare regionale, attraverso il canale Telegram. Dubno, situata a circa 125 km dal confine con la Polonia, è stata teatro di questo devastante evento.
Koval ha dichiarato con preoccupazione: “Nella notte, la regione di Rivne ha subito un massiccio attacco con droni. Purtroppo è stato distrutto un deposito di petrolio nel distretto di Dubno. Non ci sono state vittime.” L’incidente ha richiesto un immediato intervento di soccorso, con almeno 45 operatori di soccorso che sono stati mobilitati per gestire la situazione e mitigare i danni.
Abbattuti 11 droni dell’Ucraina su Crimea e due in volo per attacchi a Mosca
In risposta a questi attacchi, il Ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver sventato ulteriori minacce provenienti dall’Ucraina. Le autorità russe hanno affermato di aver abbattuto 11 droni provenienti dalla penisola di Crimea e diretti verso Mosca. Il comunicato del Ministero della Difesa ha precisato:
Due droni che volavano a Mosca sono stati distrutti dalla difesa aerea sopra il distretto di Maloyaroslavsky nella regione di Kaluga e sopra il distretto di Odintsovo nella regione di Mosca.
Ulteriori due droni sono stati colpiti sopra la città di Sebastopoli da sistemi di difesa aerea, mentre altri nove sono stati neutralizzati attraverso mezzi di guerra elettronica, precipitando nel Mar Nero.
Incendio vicino all’aeroporto di Domodedovo: nuovi eventi misteriosi
Nel frattempo, nuovi eventi drammatici si sono verificati in territorio russo. Un incendio di grandi proporzioni ha colpito un’officina di riparazione auto nei pressi dell’aeroporto di Domodedovo, situato ai margini di Mosca. Il servizio di emergenza russo ha riferito che le fiamme hanno devastato un’area di circa 1.000 metri quadrati. L’incidente è stato accompagnato da esplosioni udite poco prima dell’inizio dell’incendio, come documentato su vari social media russi.
Questi avvenimenti si sommano alla complessa situazione che attualmente coinvolge Ucraina e Russia. Mentre le forze russe continuano a eseguire operazioni militari nella regione, l’Ucraina affronta il bilancio devastante degli attacchi missilistici, con almeno tre persone morte e sette ferite nell’attacco su Zaporizhzhia.
Zelensky sempre in attesa di ricevere gli F-16 promessi dagli USA: “Non ho dubbi, arriveranno”
Nel frattempo, Zelensky attende con ansia la nuova fornitura militare promessa dagli Stati Uniti e che comprenderà la consegna di caccia F-16. Peraltro, Biden ha confermato nelle scorse ore che gli USA addestreranno i piloti ucraini per manovrare al meglio i velivoli. Queste le parole di Zelensky sul tema:
Lavoriamo quotidianamente, settimanalmente, per garantire che i nostri difensori del cielo abbiano più sistemi di difesa aerea e missili per loro. Domani continuerò questo lavoro, farò del mio meglio per dare maggiore protezione al cielo. Sono necessari molti più sistemi di difesa aerea per tutto il nostro territorio di quanti ne abbiamo attualmente. Passo dopo passo, stiamo trasformando questo ‘molto di più’ in capacità concrete della nostra Aeronautica, dei nostri cannonieri antiaerei, delle nostre brigate di fuoco mobili. Non ho dubbi che avremo degli F-16 in cielo.