Chi era San Lorenzo? In molti, puntuali, ogni 10 agosto dell’anno, si pongono la stessa domanda e il motivo è molto semplice. Non solo questa è la giornata in cui si celebra il santo ma, nella notte tra il 10 e l’11 agosto, come da tradizione, tutti alzano lo sguardo al cielo in attesa di vedere le stelle cadenti. Ma come mai proprio San Lorenzo è collegato a questo particolare fenomeno? Scopriamolo subito, partendo proprio dalla sua biografia.
Chi era San Lorenzo: biografia
Nato a dicembre del 225 d.C in Spagna, San Lorenzo era uno dei sette diaconi di Roma morto da martire il 10 agosto del 258. Egli fu, come tanti altri uomini di chiesa, fu vittima delle persecuzioni attuate dall’imperatore Valeriano a partire dal 257. Oggi la Chiesa cattolica lo ricorda come un martire ed un santo.
A proposito della sua biografia, sappiamo aveva origini spagnole e probabilmente era nato nella località di Osca, in Aragona, alle falde dei Pirenei. Da giovane, aveva condotto studi umanistici e teologi a Saragozza. Proprio qui conobbe quello che poi diventò il futuro papa Sisto II. Da questo momento in poi la sua vita prese una direzione ben precisa.
Tra lo studente e il maestro si creò un legame molto stretto, basato sulla stima reciproca. Lorenzo lo vedeva non solo come una guida, ma anche come un personaggio da cui prendere ispirazione. I due diventarono presto amici in seguito decisero di lasciare la Spagna per trasferirsi entrambi a Roma.
Il 30 agosto 257 Sisto fu eletto vescovo della capitale. Volle al suo fianco come arcidiacono proprio Lorenzo, che dunque iniziò a militare nella chiesa cattolica attivamente e diventò presto un uomo molto amato dai poveri e dalle donne.
Nel 257 però l’imperatore Valeriano a Roma emanò un editto nel quale ordinò di uccidere tutti i vescovi, i presbiteri e i diaconi. Era il periodo delle persecuzioni nei confronti degli uomini religiosi. Papa Sisto trovò la morte il 6 agosto 258 mentre celebrava una messa. Quattro giorni dopo, il 10 agosto, fu ucciso anche Lorenzo.
La tradizione
La tradizione afferma che il religioso fu arso vivo su una graticola messa sul fuoco. Non sappiamo però tuttavia con certezza se morì veramente in questo modo o meno. E le stelle cadenti? Ebbene, la storia legata al santo racconta che proprio mentre egli moriva, nella notte, nel cielo ci furono centinaia e centinaia di stelle cadenti, la cui luminosità ricordava appunto la graticola infuocata.
Ecco dunque spiegato chi era San Lorenzo e come mai vi è questo collegamento con le stelle cadenti. A partire dal IV secolo egli è stato considerato poi un martire della Chiesa cattolica e da quel momento continuò ad essere celebrato in Italia e non solo.
Il primo a compiere un gesto importante per ricordare San Lorenzo fu Costantino I, il quale, sul luogo del martirio del santo, diede vita ad un piccolo oratorio in suo onore. Oggi egli è ricordato ogni 10 agosto dell’anno il suo emblema è una graticola.
Lorenzo è considerato anche il protettore di diversi lavoratori come bibliotecari, librai, cuochi, lavoratori del vetro e altri ancora. Egli è patrono di molti comuni e frazioni italiane. Nel nostro Paese inoltre ci sono diverse chiese e diversi monumenti dedicati proprio a lui.
La notte di San Lorenzo
Ogni anno, nella notte tra il 10 e l’11 agosto, milioni di persone in tutto il mondo alzano lo sguardo al cielo per ammirare l’incredibile spettacolo delle stelle cadenti. Si tratta di un fenomeno legato al passaggio dello sciame meteorico delle Perseidi (nome scientifico delle stelle cadenti).
C’è chi parla anche di “lacrime di San Lorenzo”, collegandosi appunto alla tradizione legata al martire e all’associazione delle stelle cadenti con i carboni ardenti su cui il santo pare che sia stato ucciso nel 258 d.C.