Superbonus, a chi conviene iniziare nuovi interventi edilizi? I dati mensili dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea), forniscono indicazioni di come stiano andando i lavori e, in particolare, di quali siano le condizioni ideali per far partire nuovi cantieri, sia che si tratti di bonus da utilizzare per le villette e le unità indipendenti, sia che ci si orienti su interventi sui condomini.
Riguardo a luglio 2023, i dati testimoniano e, anzi, avvalorano un aspetto fondamentale: i lavori del superbonus stanno riguardando quasi esclusivamente i condomini che stanno vivendo una seconda giovinezza, nonostante le restrizioni della cessione dei crediti d’imposta e dell’applicazione dello sconto in fattura. Si parla di lavori nell’ordine di diversi miliardi di euro di valore che partono ogni mese, mentre per le unità unifamiliari rimangono interventi di poche decine (o centinaia) di milioni di euro.
Superbonus, a chi conviene iniziare nuovi lavori? Ecco le condizioni essenziali per il bonus ristrutturazioni nelle villette e condomini
Superbonus, quali sono i lavori che riscontrano la maggiore convenienza a essere effettuati con le agevolazioni del più alto dei bonus edilizi? Ad oggi, secondo i dati diramati anche a luglio 2023 dall’Enea, il superbonus sui condomini è l’intervento che sta facendo riscontrare il maggior numero dei cantieri in avvio, con valori degli interventi che rimangono nell’ordine di alcuni miliardi di euro. Nel mese di luglio scorso, infatti, i lavori agevolati del superbonus sono cresciuti di 3,05 miliardi di euro, portando il conto del superbonus 110% a circa 83 miliardi di euro.
Della crescita del superbonus anche nel mese scorso, il 95 per cento dei lavori ha riguardato l’avvio di interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico nei condomini. D’altra parte, risulta quasi fermi i lavori nelle villette e nelle unità indipendenti inserite negli immobili plurifamiliari.
Superbonus a chi conviene? Ecco la situazione del bonus villette
A determinare la mancata convenienza a ricorrere al superbonus villette concorrono alcuni fattori. In primis, i lavori che si stanno svolgendo nelle villette e unità indipendenti riguardano ancora gli interventi iniziati nel 2022 che beneficiano del 110% del bonus edilizio.
Questa percentuale può essere sfruttata se, entro il 30 settembre 2022, gli interventi avevano raggiunto uno stato di avanzamento pari al 30 per cento. A queste condizioni, proprio nei giorni scorso il governo, con il decreto “Omnibus”, ha prorogato la scadenza del superbonus villette dal 30 settembre al 31 dicembre 2023. I contribuenti avranno quindi 90 giorni in più di tempo per completare i lavori e per effettuare i pagamenti, nonché la cessione dei crediti d’imposta.
Proroga 110% per le villette, chi può avere ancora il massimo del bonus?
La perdita del superbonus villette è dettata, per l’intero 2023, anche dalle nuove condizioni di agevolazioni. Infatti, dal 1° gennaio scorso, il superbonus ha subito un taglio dell’agevolazione dal 110% al 90%. Inoltre, per accedere al bonus è necessario avere un quoziente reddituale familiare non eccedente i 15mila euro. In attesa di novità nella normativa e a questi requisiti, risulta molto difficile rientrare nell’agevolazione. A luglio, sono stati effettuati appena 109 milioni di euro di nuovi lavori in villette, contro 1,7 miliardi di euro di nuovi interventi che erano scattati a luglio dello scorso anno. Le unità indipendenti, invece hanno visto iniziare interventi lo scorso mese per 26 milioni di euro, rispetto ai 696 dello stesso periodo dell’anno scorso.
Interventi nei condomini, quali bonus sono a disposizione?
Continua a crescere il superbonus condomini, nonostante le restrizioni operate soprattutto dal decreto “Aiuti quater” dello scorso anno, e dal Dl 11 del 2023 che ha bloccato la circolazione dei crediti d’imposta e l’applicazione dello sconto in fattura per i nuovi lavori partiti dopo il 16 febbraio scorso. In realtà, la conferma del 110% anche nel 2023 per il superbonus condomini richiedeva l’adozione della delibera condominiale entro il 18 novembre 2022 e la presentazione della Cilas entro fine anno scorso.
A queste condizioni, i nuovi lavori in partenza nel 2023 beneficiano ancora del 110%, altrimenti del 90%. In ogni modo, anche a luglio scorso i condomini hanno fatto registrare nuovi interventi per 3.697 ristrutturazioni, probabilmente frutto delle tante prenotazioni di fine anno scorso. I nuovi lavori hanno un valore pari a 2,91 miliardi di euro.