Ripresa importante da parte di Piazza Affari che oggi ha registrato un rimbalzo considerevole dopo un martedì da dimenticare. In borsa, l’indice Ftse Mib è volato fino a toccare anche una risalita del 2% (verso tarda mattinata), scalando nuovamente oltre la soglia critica dei 28.000 punti. Si tratta di una reazione non prevista dopo l’annuncio dell’inserimento della tassa sugli extraprofitti delle banche che ha fatto bruciare 9 miliardi di euro solamente nella giornata di ieri.
Borsa oggi e il rimbalzo di Milano: come stanno andando i principali titoli
Le piazze borsistiche europee hanno dimostrato una determinazione sorprendente, nonostante gli investitori si mantenessero cauti dopo l’annuncio dei dati cinesi, i quali segnalavano un’inquietante spirale deflazionistica nel colosso asiatico. In attesa di conoscere anche i dati sull’inflazione americana – che dovrebbero arrivare nelle prossime ore – le borse europee sono tutte in positivo. Alle 16:00 il Ftse Mib ha rallentato la sua crescita, arrivando comunque ad un buon + 1.57%, trascinata – come detto – dai titoli bancari, dopo il brutale crollo di ieri. Questo perché, la situazione è stata ammorbidita dalle chiarificazioni arrivate ieri sera dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, il quale ha sottolineato che la nuova tassazione sugli utili delle banche non supererà lo 0,1% dell’attivo totale degli istituti di credito.
Bene Finecobank, con un balzo del 5.7%, seguita da Mps al 4.7%, UniCredit con il +4,6%, Banca Mediolanum +4%, Banco Bpm e Bper in avanzata del 3.9%. In generale, nella giornata odierna spicca la performance di Saipem che registra un aumento del 2%. Eni guadagna il 2.6% in seguito all’aggiornamento del prezzo obiettivo da parte di Hsbc, che lo ha portato da 14.2 a 14.5 euro. Tim incrementa il proprio valore del 2.8%. Gli investitori tengono d’occhio le azioni di Generali, che crescono dell’1.6% in attesa dei risultati semestrali attesi per oggi. Oggi il segmento Egm di Borsa Italiana ospita due nuove aggiunte: E-Globe registra un salto del 10.3% a 1.82 euro, mentre La Sia resta ancora in attesa di entrare in gioco.