Gli italiani vanno in vacanza in Albania e il premier Edi Rama fa ironia sui social. Molti ricorderanno l’immagine emblematica del 1991, quando una nave, la Vlora, fece il suo ingresso nel porto di Bari, trasportando con sé migliaia di migranti albanesi. Questo momento rappresenta una pagina importante della storia delle relazioni tra Italia e Albania. Tuttavia, recentemente, un altro tipo di “migrazione” ha attirato l’attenzione: l’ondata di turisti italiani che scelgono l’Albania come destinazione delle loro vacanze. A sottolineare questa tendenza in crescita è stato il Primo Ministro albanese Edi Rama, che ha postato su Instagram un meme raffigurante le due situazioni, quasi a ribaltare la storica immagine del 1991. Nella prima foto, compare la didascalia: “Albanesi partono per l’Italia, 1991”, mentre nella seconda foto figura la dicitura: “Italiani partono in ferie per l’Albania, 2023”. A corredo, una emoji che ride con le lacrime agli occhi, un cuore e le due bandiere di Albania e Italia.

Italiani in vacanza in Albania: perché il Paese delle Aquile è diventata una meta preferita?

Le ragioni sono molteplici. La crisi economica, i prezzi elevati in Italia e la ricerca di nuove destinazioni turistiche hanno spinto molti italiani a guardare verso l’Albania. Il caro vacanze ha affossato il turismo interno e nel nostro Paese va per la maggiore il turismo di lusso, quindi ristretto a una specifica cerchia elitaria. E che dire del turismo “della classe media” o (ormai) medio-bassa? Volge lo sguardo verso altre destinazioni. Questa estate è l’Albania, i prossimi anni chissà.

Ma perché proprio l’Albania? Il fascino delle spiagge incontaminate, l’ospitalità del popolo albanese e la convenienza economica hanno reso l’Albania una meta allettante per molti. La Ministra del Turismo albanese, Mirela Kumbaro, ha evidenziato l’aumento impressionante del numero di turisti nel paese, sottolineando che nel solo 2022 l’Albania ha accolto 7,5 milioni di visitatori stranieri.

La risposta degli addetti ai lavori italiani

Mentre molti italiani lodano l’Albania per la sua bellezza e convenienza economica (due addendi che sommati producono un ottimo rapporto qualità prezzo), alcuni esperti del settore turistico italiano avvertono di non sottovalutare l’unicità del modello turistico italiano. Patrizia Rinaldis, presidente dell’Associazione albergatori riminesi, ha commentato sul confronto tra la Riviera italiana e le località balneari in Albania, sottolineando le differenze economiche e fiscali tra i due paesi e l’importanza del modello turistico italiano, che attrae studenti da tutto il mondo, compresa l’Albania.

Abbiamo sistemi economici differenti: i loro stipendi sono molto più bassi dei nostri, e inoltre hanno differenti sistemi fiscali. Non dimentichiamoci inoltre che molti albanesi vengono qui in Riviera per trovare lavoro come stagionali del turismo. Una volta si parlava di Croazia, oggi si parla di Albania, ma l’Italia resta un unicum nel comparto delle vacanze, facciamo scuola.

Vacanza in Albania? Non solo spiagge

Mentre le spiagge albanesi sono sicuramente un grande richiamo, la Ministra Kumbaro ha sottolineato che l’Albania offre molto di più. Con una visione di turismo sostenibile, il paese punta a tutelare la natura e la biodiversità, offrendo nel contempo un’ospitalità d’élite. Brand alberghieri internazionali, come Radisson e Marriott, hanno già fatto la loro comparsa in Albania, sottolineando la crescente importanza del Paese come destinazione turistica.

La preoccupazione per la protezione dell’ambiente è al centro delle priorità del governo albanese. Con l’intento di espandere il turismo oltre la costa e durante tutto l’anno, il paese sta lavorando per aumentare la superficie delle aree protette e promuovere l’agriturismo. La visione dell’Albania e dell’Italia, come ha affermato la Ministra Kumbaro, non è di concorrenza, ma di complementarietà. I due Paesi hanno molto da offrire l’uno all’altro e la cooperazione può solo arricchire entrambi.

Con un passato condiviso e un futuro promettente, Italia e Albania continuano a costruire ponti di comprensione e collaborazione attraverso il turismo. E, come suggerisce il meme del Primo Ministro Rama, forse questo è solo l’inizio di ciò che sta per arrivare.