Sono oltre 22 mila le leggi abolite dalla ministra per le Riforme Maria Elisabetta Casellati. Nella sua ultima mossa di semplificazione legislativa, il governo ha compiuto un passo audace, abrogando ben 22.574 provvedimenti. Questa decisione ha rappresentato una profonda revisione delle leggi che risalgono all’era pre-repubblicana, alcune delle quali, oggi, molto curiose.
Regi decreti e vecchie leggi abolite: una finestra sull’Italia di ieri
Gli oltre 22.000 provvedimenti cancellati raccontano di un’Italia diversa: l’Italia dei tempi di Garibaldi, Cavour, Mazzini e Vittorio Emanuele II. Queste leggi, molte delle quali risalenti a decenni ormai lontani, offrono uno spaccato unico sulla società, cultura e politica di un’epoca passata.
Secondo la Ministra per le Riforme, Maria Elisabetta Casellati, questa mossa è stata necessaria per garantire che l’Italia si muova verso un quadro normativo più chiaro e moderno. In effetti, molte delle leggi abrogate erano divenute obsolete, non più pertinenti all’attuale panorama socio-politico del paese.
Le leggi abolite più curiose e peculiari
Nel solo decennio 1861-1870 sono stati emessi ben 2.535 decreti, incentrati su svariati argomenti. Tra i migliaia di provvedimenti eliminati, alcuni erano particolarmente peculiari, dando un senso a come si è evoluto il Paese nel corso degli anni, ma soprattutto a com’era prima:
- Legge sui colombi viaggiatori: una volta ritenuti essenziali per la comunicazione, i colombi viaggiatori avevano una legislazione dedicata.
- Educazione musicale: uno dei decreti estendeva a tutti i cittadini del Regno il diritto di concorrere ai posti gratuiti del prestigioso Collegio di Musica di Napoli.
- Dazi e tasse di un tempo: dalla tassa sulla neve di Cerignola alle regole sulle vendite di bevande vinose e spiritose, sul mosto e sull’uva, con integrazione di un’addizionale superiore al 50%, dalle tasse sul bestiame ai regolamenti per il Corpo dei Pompieri di Forlì, molte leggi riflettevano le esigenze economiche di specifiche regioni e periodi storici.
- Regolamenti amministrativi specifici: alcune leggi mostrano le preoccupazioni e le priorità di un tempo, come il “Regolamento amministrativo-contabile della Regia Azienda Monopolio Banane” o la “Costituzione del Consorzio di colonizzazione di Genale nella Somalia italiana”.
- Igiene e agricoltura: degno di nota è il decreto del 1872 che approvava la Società generale italiana per le latrine asportabili e per la fabbricazione dei concimi con sede a Firenze.
- Matrimoni notturni: il 1877 vide l’abolizione di una tassa sui matrimoni celebrati di notte a Lucca.
- Leggi militari e di trasporto: le modifiche regolamentari, come quelle riguardanti la “requisizione dei quadrupedi e dei veicoli per il Regio esercito e per la Regia Marina”, rivelano come l’Italia si sia evoluta in termini di difesa e trasporti. Nel 1874, un regio decreto riguardava l’ampliamento delle risorse per la difesa navale, più precisamente aumentando il numero dei fuochisti del Regio lancia-siluri Pietro Micca.
- Salute pubblica: un decreto specifico mirava alla soppressione dell’Istituto nazionale per il risanamento antimalarico della Regione Pontina, riflettendo l’importanza della salute pubblica.
- Diritti umani: un regio decreto del 1866 sottolineava l’Italia come Paese pioniere nella lotta contro la tratta degli schiavi, dando piena esecuzione alla Dichiarazione firmata al Cairo nel 1885.
Altre vecchie leggi saranno abrogate
Dopo questo imponente atto di semplificazione, il governo non ha intenzione di fermarsi. La ministra Casellati ha annunciato ulteriori proposte per l’abrogazione di migliaia di altre norme risalenti alla fine del XIX secolo e alla prima metà del XX secolo.
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Questo processo di revisione e semplificazione non è solo un atto burocratico, ma è anche una riflessione sulla storia e sull’identità dell’Italia, sul come le leggi possono influenzare la vita quotidiana e sull’importanza di evolvere e adeguarsi ai tempi. Mentre alcune di queste leggi possono sembrare curiose o addirittura buffe oggi, esse rappresentavano preoccupazioni reali e concrete di un’epoca passata.