Christian Horner e Toto Wolff sono due tra i Team Manager più longevi ai muretti delle rispettive scuderie, Red Bull e Mercedes. In un Circus che vede tanti avvicendamenti i due sono quasi da vent’anni nella stessa scuderia e Horner, memore dell’inizio nella scuderia di Milton Keynes che risale ormai al 2005, ha riflettuto sul suo percorso.

La critica è per il fatto che ormai ci sia un ricambio molto veloce nelle squadre, con i Team Manager che non hanno tempo di portare i risultati sperati, oltre al fatto che l’approccio non sia più quello di una volta.

Quando sono arrivato in questo sport, c’erano Ron Dennis, Flavio Briatore, Eddie Jordan e Jean Todt c’era Bernie Ecclestone a dirigere il tutto, c’era Max Mosley, Frank Williams: personaggi e personalità davvero importanti. Naturalmente ora ci si guarda intorno, forse sono solo io che sto invecchiando, ma ci sono più manager e il settore è diventato molto più tecnico rispetto ad una estrazione e formazione più di tipo imprenditoriale

Horner e la riflessione sul ruolo di Team Principal

Horner ha proseguito la sua analisi sul ruolo del Team Principal e di come stia cambiando questo ruolo, che privilegia un aspetto più tecnico rispetto a quello orientato verso il business.

Sta di fatto che i due “dinosauri” di Mercedes e Red Bull sono quelli che, grazie alla continuità, riescono a portare risultati alle loro scuderie.

Io e Toto Wolff siamo probabilmente i due ‘dinosauri’ della nostra categoria anche se io sono ancora il più giovane dei Team Principal, la dinamica e la definizione di cosa sia un Team Principal al giorno d’oggi è molto diversa rispetto a quando ho iniziato a ricoprire questo incarico. Credo che molti di loro provengano da un background tecnico, dove sono molto concentrati sulla tecnica e magari sui regolamenti, piuttosto che pensare al business e al quadro generale