Vincolo San Siro, cosa significa? È arrivata, dopo lunghe discussioni, la decisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano. Gli esperti, a seguito di un’attenta valutazione, hanno inviato al Comune del capoluogo lombardo un documento in cui hanno spiegato le motivazioni dietro alla scelta del vincolo e perché dunque lo stadio Meazza non potrà essere demolito.

Vincolo San Siro cosa significa e cosa succede adesso

Si torna oggi a parlare del vincolo su San Siro, ma cosa significa? Per capirlo dobbiamo fare prima di tutto un passo indietro. Dobbiamo tornare a qualche settimana fa, quando l’amministrazione comunale aveva chiesto alla Sovrintendenza una valutazione urgente sul possibile vincolo nel 2025, a 70 anni esatti dalla costruzione dell’anello a forma elicoidale che si trova all’interno dello stadio milanese.

Dopo non molto tempo è arrivata la risposta degli esperti, i quali non hanno potuto negare l’interesse culturale del secondo anello dello stadio Meazza. Ed è proprio questa risposta che accendere ancora una volta i riflettori sul futuro di San Siro e che cambia, di fatto, le cose.

Da tempo ormai la città di Milano è divisa in due: da una parte c’è chi vuole abbattere lo stadio e costruirne uno nuovo (nella stessa zona o altrove), dall’altra c’è chi invece è totalmente contrario e spinge per la sopravvivenza del Meazza.

Questo secondo gruppo di persone gioisce oggi alla notizia del vincolo. Esso infatti impedirebbe l’abbattimento della storica struttura milanese per fare spazio a una nuova, in grado sempre di ospitare partite di calcio di Milan e Inter, ma anche concerti ed eventi ad alta partecipazione.

La Commissione per il patrimonio culturale, secondo quanto si apprende, si sarebbe riunita lo scorso 27 luglio. In questa riunione avrebbe espresso all’unanimità un parere positivo a proposito della sussistenza dell’interesse culturale per il secondo anello dello stadio.

Quindi? Cosa vuol dire cosa succede adesso? Semplice. Il vincolo, di fatto, impedisce la distruzione che l’abbattimento dello stadio per costruire, nello stesso luogo, un altro e nuovo edificio.

Gli elementi di interesse del secondo anello: la nota

Dal documento mandato dalla Sovrintendenza al Comune di Milano emerge che sono diversi gli elementi interessanti per quanto riguarda il secondo anello elicoidale di San Siro. Quali sono? Vediamoli subito.

In primo luogo ci sono i 132 portali che sostengono le gradinate, le rampe d’accesso, i ripiani e le passerelle di servizio. Poi le caratteristiche scale dello stadio presentano le firme dell’ingegner Ferruccio Calzolari e dell’architetto Armando Ronca.

Come si legge nel documento riportato dall’edizione milanese del Corriere della Sera inoltre

Le rampe dello stadio San Siro a Milano assumono un suggestivo significato simbolico, portando la folla, vera protagonista delle architetture degli stadi, fin sulle pareti e trasformano le ordinarie murature in luoghi vissuti di percorsi dinamici.

Di particolare interesse anche il disegno dei portali, a forma di due braccia tese, denominate in gergo “elefante” e  “giraffa”.

L’importanza del secondo anello

Insomma, il secondo anello del Meazza, secondo l’analisi degli esperti, ha portato allo stadio milanese un’immagine ed una struttura che esso non possedeva alle sue origini. Immagine e struttura che oggi più che mai sono nell’immaginario collettivo di tutti noi.

La Soprintendenza ritiene dunque che, proprio su tale anello, possano esistere i requisiti di interesse culturale. Dunque, considerati i risultati delle analisi condotte dai professionisti del settore, si può parlare di vincolo culturale.

Il documento inviato al Comune dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano. si conclude così:

Per quanto premesso, questa Soprintendenza ritiene che, per il secondo anello, possano sussistere i requisiti di interesse culturale semplice necessari per una verifica positiva ai sensi degli artt. 10 e 12 del DLgs n. 42/2004 e successive modifiche.