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Javier Zanetti non ci va piano con Romelu Lukaku. Il vicepresidente dell’Inter, alla “Gazzetta dello Sport”, ha commentato tra le altre cose il clamoroso caso di mercato del classe 1993, che dal tira e molla coi nerazzurri è passato è pronto ad accettare la Juventus, in attesa del possibile scambio con Vlahovic. Parole al miele invece per l’allenatore Simone Inzaghi: “La sua caratteristica principale è la tranquillità, la serenità nei momenti difficili. La forza di non dubitare del lavoro, di insistere: questa calma che hanno i forti l’aveva Gigi Simoni“.

Zanetti su Lukaku: “Ci aspettavamo altro”

Su Lautaro Martinez: “Ha fatto i passi giusti, con umiltà: sono felice per il cammino di Lautaro. Deve confermare la leadership con ancora più responsabilità, ma ha senso d’appartenenza e sa dare l’esempio. Questo fa un capitano, far parlare i fatti davanti ai compagni”.

Non le manda invece a dire a Lukaku: “Per ciò che l’Inter ha fatto per lui ci aspettavamo un altro tipo di comportamento. Come professionista e uomo. Lui ha diritto di andare dove vuole, ci mancherebbe, bastava solo dirlo per tempo. Nessuno, però, è più grande del club e nel costruire una squadra devi sempre considerare chi metti in spogliatoio“.

Lo storico capitano nerazzurro racconta l’approdo in Italia: “La prima è la mia presentazione nel 1995 assieme a Rambert, che era molto più atteso da me. Venivo da un altro mondo, davanti a me giganti come Mazzola, Corso, Suarez, Facchetti. Lì ho detto: “Da qui mi devono spostare con i carrarmati…”. Poi le lacrime, come per le semifinali del 2003. Se riesci a rialzarti da momenti così, poi lo farai mille volte fino alla vittoria. E per questo metto Madrid, la Champions tra le mani. Un’altra foto è la partita di addio nel 2014 contro la Lazio, San Siro pieno per me. E, per chiudere, i miei tre figli, la famiglia che mi ha completato”.

Sul giocatore più sottovalutato mai visto in carriera all’Inter: “Recoba non ha espresso la sua grandezza. Pirlo è stato grande altrove, ma solo perché non era qui nel momento giusto. Il più simpatico? Sicuramente Maicon, uno spasso incredibile, e Taribo West che una volta sparì. Era in Nigeria a sposarsi e dopo le nozze doveva passare un po’ di tempo a casa…”.

Zanetti è chiaro: nel suo futuro c’è sempre la squadra del suo cuore: “Mi vedo attivo, sempre pronto a dare tutto per l’Inter. Perché per me l’Inter ci sarà sempre. Anche se non dovessi avere un ruolo o stare fuori dal club, non posso togliermi questi colori”.