I lavori di ristrutturazione che coinvolgeranno la Metro A a Roma dureranno da venerdì 11 agosto a giovedì 24 agosto. Quasi due settimane di stop per una tratta molto importante nella mobilità romana e che lascia a chi è pendolare opzioni non sempre percorribili. Questo è un racconto in prima persona di chi deve affrontare per lavoro questo disagio del trasporto pubblico.
Trasporti a Roma agosto 2023: fare il pendolare non è un lavoro semplice…
In una città caotica come Roma anche la più piccola modifica crea grandi e vasti disagi. Spesso basta un piccolo imprevisto, una corsa saltata ed ecco che il pendolare di turno si ritrova ad attendere ore e ore ad una fermata con la speranza che qualcosa, un qualunque mezzo pubblico, passi e lo porti a destinazione.
I lavori di ristrutturazione sulla Metro A sono iniziati nel luglio del 2022 e ancora non se ne vede la fine. Di recente negli annunci in metropolitana o sugli autobus viene indicata come data di termine lavori il Natale del 2024, ma vi sono molti dubbi al riguardo: considerato che spesso durante le giornate di forti piogge ci sono stazioni della metropolitana che si allagano e gli ingenti ritardi che gli autobus accumulano è quasi scontato che ci saranno tantissimi disagi.
Attese anche di mezz’ora e più alla fermata prima che arrivasse l’autobus di cui avevo bisogno, il tutto sotto il sole cocente che ha caratterizzato questo luglio romano. Una volta uscito da lavoro, poi, la storia si ripete ma con tempi ancora più lunghi. Chiudendo la Metro A alle 21 (da domenica a giovedì) sono molti i giorni in cui mi trovo costretto a prendere bus sostituitivi e navette per ritornare a casa.
Il tragitto dura in media un’ora e 20/un’ora e 30 minuti, al netto di traffico e semafori rossi. Il giorno in cui i Maneskin tennero il loro concerto all’Olimpico di Roma, 21 luglio, le modifiche alla viabilità mostrarono i loro effetti anche a me che mi trovavo da tutt’altra parte. Uscito da lavoro attorno alle 23:30, prima un’attesa di mezz’ora alla fermata autobus di Battistini, poi arrivo a Cornelia per scoprire che il bus sostitutivo aveva da poco terminato le sue corse, ritorno a Battitistini a mezzanotte circa per vedere arrivare l’autobus che mi serviva intorno alle tre di notte.
Inutile affidarsi a Google Maps o al servizio informazioni dell’Atac, considerato che ogni orario veniva puntualmente disatteso. Quella sera ci si mise anche la sfortuna: considerato il concerto, nessun taxi era disponibile in zona Battistini, mentre una volta giunto in via Appia con l’autobus due persone si presero a pugni, tanto da costringere l’autista a fermarsi e a chiamare la polizia (inutilmente, aggiungerei: questa non arrivò e i due se n’erano già andati da un pezzo).
Cosa cambierà con la chiusura della Metro A?
Se questo può essere considerato un caso limite, nulla però vieta di vedere i ritardi e lo stato pietoso dei mezzi pubblici che l’Atac di solito offre ai pendolari. In vista del Giubileo del 2025 ci sono stati tanti annunci che il servizio verrà migliorato ma sembrano tanti spot elettorali a basso costo.
Senza metropolitana attiva mi toccherebbero quattro autobus e 2 ore e 30 minuti di viaggio fra andata e ritorno: basterà un minimo inconveniente per creare ritardi a catena. Che fare? Sperare sempre nella buona stella o nel bel tempo od organizzarsi per proprio conto? Trovare un taxi che ti permetta di pagare anche con il POS spesso è difficile, mentre soluzioni come Uber o Enjoy non sono sempre economicamente percorribili.
E meno male che per alcuni lo smart working non era una soluzione…
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