Nel report dell’8 agosto dell’ISW, l’Istituto per lo studio della guerra, si legge che “le forze ucraine sembrano aver attraversato le linee difensive nell’oblast di Kherson dopo un raid attraverso il fiume Dnipro“, tuttavia l’informazione è fornita con un margine di incertezza. L’ISW fa riferimento, come fonti, a blogger di guerra russi che hanno informato del fatto che “sette barche che trasportavano truppe ucraine sono sbarcate sulla riva orientale del fiume Dnipro“. Le forze ucraine sarebbero così riuscite a infrangere la linea di difesa russa e avanzare per 800 metri. Quella che sembra una mossa rilevante nelle dinamiche della guerra è stata minimizzata dal capo dell’amministrazione installata dalla Russia nell’oblast, Vladimir Saldo, il quale ha sostenuto che gli attacchi dell’artiglieria russa hanno costretto le barche a ritirarsi, dunque non ci sono truppe ucraine nell’area.

Guerra, forze ucraine coinvolte in più di 30 scontri al fronte nell’ultimo giorno

Le forze ucraine continuano ad attaccare nelle direzioni Melitopol e Berdyansk, dove nelle ultime 24 ore si sono tenuti “più di 30 scontri di combattimento al fronte“. In tutta risposta, sempre nell’ultimo giorno, la Russia “ha lanciato quattro missili e 53 attacchi aerei, ha sparato 86 colpi di granate a propulsione a razzo contro le posizioni delle truppe ucraine e le aree popolate”. La città di Bila Berezka la scorsa notte ha subito bombardamenti da parte di Kiev che hanno comportato danni parziali a edifici residenziali, strutture di servizio, un impianto industriale, alcune strutture commerciali e alcune auto; non si registrano vittime o feriti.

Differente l’esito dei bombardamenti russi che hanno colpito la notte scorsa l’area di Nikopol, nell’Ucraina meridionale. Il capo dell’amministrazione militare della regione di Dnipropetrovsk, Sergiy Lysak, ha reso nota la morte di un ragazzo di 18 anni con il seguente messaggio:

Notte tragica… L’aggressore ha bombardato Nikopolshchyna tre volte. Ha diretto l’artiglieria pesante contro la stessa Nikopol e la comunità di Marganets. Morto un ragazzo di 18 anni. Altre tre persone sono rimaste ferite: uomini di 21, 35 e 44anni. Hanno ferite da mine esplosive e ferite da schegge

Notte di fermento anche per la capitale russa, dove le forze di difesa aeree russe hanno abbattuto due droni in avvicinamento: “Al momento non ci sono informazioni sulle vittime causate dalla caduta di detriti. I servizi di emergenza stanno lavorando sul posto“, ha scritto il sindaco della città Sergei Sobyanin sul proprio canale Telegram.

Ucraina, continua il sostegno da parte di Usa ed Europa

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden “ha dato il via libera” all’addestramento dei piloti ucraini sull‘F-16, al momento però non si sa quando si terranno le prime sessioni di addestramento. Secondo quanto stabilito dalla NATO, solo dopo il training l’aereo sarà trasferito in Ucraina. Il presidente ucraino Zelensky ha invece reso noto che la formazione inizierà ad agosto, mentre il portavoce dell’Air Force Yuriy Ignat ha fornito un’informazione sulla durata, sei mesi.

Un Paese europeo fornirà sostegno a Kiev con decine di carri armati Leopard 1 di seconda mano, un tempo appartenenti al Belgio. I tank potrebbero arrivare all’Ucraina nei prossimi sei mesi. Freddy Versluys, ad della società di difesa privata OIP Land Systems, ha dichiarato al Guardian di aver venduto 49 carri armati a un altro governo europeo, che tuttavia non può specificare per una clausola di riservatezza. A sua volta, il produttore tedesco di armi Rheinmetall avrebbe in programma un’ulteriore esportazione di carri armati per Kiev, acquistati dall’azienda belga OIP Land Systems, 30 dei quali dovrebbero essere riadattati e riequipaggiati.