Il confronto tra l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni e le opposizioni sul salario minimo è fissato per venerdì 11 agosto, ma le parole di Elly Schlein, segretaria del Pd, fanno emergere dubbi sulla reale intenzione di questa iniziativa. Schlein afferma che il governo si è finalmente reso conto della necessità di discutere del salario minimo, ma sottolinea che questa apertura potrebbe rivelarsi “uno specchietto per le allodole” o “una sceneggiata agostana“. In effetti, la decisione di rimandare la discussione su una misura attesa da 3,5 milioni di lavoratori poveri solleva interrogativi sulla reale volontà dell’esecutivo di affrontare seriamente la questione:

Noi siamo disponibili a questo confronto a patto che non sia, questo sì, uno specchietto per le allodole e che non sia una sceneggiata agostana fatta sulla pelle di lavoratrici e lavoratori.

Schlein: “Incontro Meloni per discutere salario minimo, spero non sia specchietto per le allodole”

La segretaria del Pd richiama le dichiarazioni della maggioranza, tra cui quelle della stessa presidente del Consiglio, che hanno definito il salario minimo come “una misura sovietica o una forma di assistenzialismo“. Questi giudizi negativi sollevati dalla maggioranza pongono l’accento sulle possibili resistenze a una vera e propria riforma in questa direzione:

Dopo la battaglia che le opposizioni hanno portato avanti insieme in Parlamento per un salario minimo finalmente il governo si è accorto che bisogna discuterne, nonostante abbiano ascoltato le nostre ragioni per quattro mesi in commissione e poi in Aula, e abbiano scelto in modo grave di votare una sospensiva per rimandare di due mesi una misura tanto attesa tra tre milioni e mezzo di lavoratori che sono poveri anche se lavorano. Noi andremo all’incontro di venerdì con spirito costruttivo ma senza dimenticare le dichiarazioni di chi ha bollato il salario minimo come una misura sovietica o una forma di assistenzialismo, non lo dimentichiamo, come non dimentichiamo il voto sulla sospensiva

L’incontro tra Meloni e le opposizioni è fissato in un periodo in cui il Parlamento è già in pausa estiva. Tuttavia, Schlein lancia una provocazione, affermando che il Pd è pronto a tornare in Parlamento anche in tempi così “fuori stagione” per approvare la proposta di salario minimo.

Un aspetto cruciale che Schlein sottolinea è che l’incontro non dovrebbe essere solo una mera formalità, ma un’opportunità reale di dibattito e di confronto su questioni fondamentali per il Paese. La segretaria del Pd elenca una serie di punti su cui chiedere risposte, tra cui la recente polemica sulle dichiarazioni negazioniste di Marcello De Angelis sulla strage di Bologna. Schlein insiste sul fatto che queste tematiche vanno affrontate seriamente e che le ferite di Bologna sono ferite per tutta la Repubblica.

Infine, Schlein chiude il suo messaggio con un’accorata richiesta di attenzione ai fondi per la ricostruzione in Emilia-Romagna. Nonostante le promesse di ristori al 100%, i fondi tardano ad arrivare e la situazione di chi è stato colpito dall’alluvione rimane critica. La segretaria del Pd chiede che le risorse non utilizzate del primo decreto vengano reindirizzate verso i ristori, affinché si possa effettivamente fornire un aiuto tangibile alle persone colpite.