Manolo Portanova è diviso a metà. Da una parte il calciatore, felice e soddisfatto per la nuova chance che gli ha offerto la Reggiana; dall’altra c’è l’uomo, alle prese con un processo per stupro di gruppo. Far combaciare entrambi gli aspetti non deve essere facile, ma il centrocampista intende provarci. Il bailamme mediatico non si arresta e lui risponde sul campo. intanto il suo legale ha presentato ricorso presso la Corte d’Appello. L’avvocato Gabriele Bordoni, legale del giocatore, è intervenuto in esclusiva a Tag24 sul caso Portanova, per fornire gli ultimi aggiornamenti rispetto al processo e raccontare come sta vivendo il momento il calciatore.
Il caso Portanova, il suo legale, l’avvocato Bordoni parla a Tag24
Manolo Portanova vuole pensare solo al campo. D’altronde il calcio è la sua vita e in attesa della trattazione dell’appello, depositato dal suo legale già dal mese di marzo, il centrocampista ex Juventus e Genoa, condannato in primo grado a sei anni per stupro di gruppo insieme allo zio Alessio Langella, ha colto al volo la nuova opportunità che gli ha offerto la Reggiana. Le polemiche non sono mancate, l’attenzione mediatica è tanta, ma lui vuole rispondere solo sul rettangolo verde. L’esordio è stato ottimo, nella gara di Coppa Italia di domenica, giocata contro il Pescara, si è presentato con una doppietta. Per fare il punto della situazione, in esclusiva a Tag24 è intervenuto l’avvocato Gabriele Bordoni, legale di Manolo Portanova.
“Manolo è molto attento e impegnato sulla sua professione perché ama il calcio. Riesce a scindere le due cose: come ragazzo soffre di questa situazione in maniera evidente – ha esordito l’avvocato – perché è una situazione molto pesante sotto tanti profili, ma come professionista è molto attento, scrupoloso e maturo. Non avevo dubbi che anche nella nuova esperienza a Reggio Emilia trovasse gli stimoli per dare il massimo, stare concentrato, fare bene. Già nella prima uscita di domenica scorsa ha dimostrato che c’è ed è pronto per dare il suo contributo alla squadra, come ha sempre fatto d’altronde. È sempre riuscito a rimanere sereno in campo, anche nel primo anno quando ancora giocava in Serie A ed era già sottoposto a procedimento. Le sollecitazioni processuali sono state tante – ha continuato Bordoni – ma lui ha fatto un ottimo campionato a Genova, nonostante tutto. Poi l’anno successivo il suo percorso si è interrotto a dicembre perché la società ha preso una scelta diversa, ma ora è pronto per tornare a fare il suo lavoro”.
La presunzione di innocenza
Colpevole, questa la sentenza del primo grado di giudizio, ma il processo non è ancora finito. Il legale di Portanova ha infatti depositato a fine marzo il ricorso in Corte d’Appello. Eppure il mondo del calcio ha in parte già espresso il suo giudizio. “La nostra costituzione dice che si è innocenti fino a sentenza di colpevolezza definitiva e il processo non è ancora finito. È giusto prendere atto delle sentenze e commentarle – ha spiegato il legale di Portanova – e capisco che i giornalisti prendano le notizie per quello che sono”.
L’avvocato Bordoni ha poi proseguito: “Se c’è una prima sentenza di colpevolezza è normale che venga scritto, ma l’attenzione mediatica è stata impressionante e andrebbero utilizzati, a mio avviso, due criteri. Il primo è quello della conoscenza per cui la sentenza, l’atto di appello, tutto andrebbe letto attentamente, così da rendersi conto anche di quello che scrive la difesa e farsi un’opinione autonoma. E poi bisogna ricordarsi che la presunzione d’innocenza vale per tutti, anche per i calciatori. Non si può bruciare qualcuno dopo la prima sentenza e metterlo fuori dal campo fino a che non viene riabilitato facendolo smettere di lavorare. I giocatori non hanno una carriera infinita – ha aggiunto – e se gli togliamo 2 o 3 anni diventa un problema. Avvocati, medici, o qualunque altro tipo di professionista continua a fare il suo lavoro fino al terzo grado di giudizio. Bisogna stare attenti a fare ragionamenti puerili o di opportunità. Se conservassimo questi due principi sarebbe già tutto più equilibrato”.
Le polemiche e la risposta sul campo
Intanto la Reggiana ha deciso di dare fiducia a Portanova, ma le polemiche non sono mancate. “Ho parlato con Manolo, gli ho detto di lasciar perdere le diatribe e il clamore mediatico. Ora deve concentrarsi come ha sempre fatto e pensare solo all’amore della sua vita che è il pallone. È un ragazzo che vale, ha delle doti ed è una persona scrupolosa, deve rimanere fuori da questo bailamme” ha detto l’avvocato.
“I prossimi passi? Rispetto a una vicenda processuale come questa i tempi dovrebbero essere un po’ meno dilatati e presumo che si possa procedere alla trattazione dell’appello tra dicembre e i primi mesi del nuovo anno, così da arrivare a sentenza di secondo grado. Magari poi sarò smentito, ma è quello che mi aspetto” ha concluso l’avvocato Bordoni.