L’ISEE, o Indicatore della Situazione Economica Equivalente, rappresenta un documento chiave per molti italiani. Esso fornisce un quadro dettagliato della situazione economica e patrimoniale di un nucleo familiare, influenzando l’accesso a numerose agevolazioni fiscali e prestazioni sociali. Tuttavia, si presenta una distinzione fondamentale tra ISEE corrente e ISEE ordinario. Mentre l’ISEE ordinario riflette le condizioni finanziarie basate sugli ultimi due anni, l’ISEE corrente è centrato sull’anno precedente.

Perché l’ISEE corrente 2023 è importante

Data la sua natura, l’ISEE corrente può risultare particolarmente utile per chi ha vissuto significative fluttuazioni economiche nell’ultimo anno. Questo tipo di ISEE garantisce che le variazioni recenti nel reddito o nel patrimonio di una famiglia siano correttamente rappresentate, assicurando che le prestazioni o le agevolazioni siano assegnate in modo equo.

Quando e perché richiedere l’ISEE corrente 2023

Presentare un ISEE corrente può essere cruciale in diverse circostanze:

  • Variazioni significative nella situazione lavorativa, sia per lavoratori autonomi che dipendenti.
  • Modifiche nei trattamenti assistenziali o previdenziali o nelle indennità percepite.
  • Fluttuazioni del reddito complessivo del nucleo familiare superiori al 25%.
  • Una riduzione del patrimonio di oltre il 20% rispetto all’ISEE ordinario degli ultimi due anni (a partire dal 1° aprile 2023).

A che serve presentare l’ISEE corrente

Ricapitolando, l’ISEE corrente rappresenta un barometro della condizione economica di un nucleo familiare, basato sui redditi e patrimoni percepiti. Fino al 31 marzo 2023, l’ISEE corrente ha riguardato solamente specifici flussi di reddito:

  • Redditi da attività lavorativa, pensionistica o assimilate;
  • Proventi da imprese o attività in proprio, calcolati considerando ricavi, compensi e spese sostenute nel periodo di riferimento;
  • Sussidi, indennità e altre forme di sostegno economico da enti pubblici, fatta eccezione per quelli legati alla disabilità;
  • Redditi emergenziali o di cittadinanza percepite negli intervalli specificati.

Si noti che l’ISEE corrente non tiene conto di alcune voci, come gli assegni di mantenimento per coniuge o figli. Solo a partire da aprile 2023 è stata introdotta la possibilità di aggiornare anche le informazioni relative al patrimonio.

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Differenze tra ISEE Corrente e ISEE ordinario

Il modello ISEE classico prende come riferimento i redditi percepiti due anni prima della presentazione della DSU. Tuttavia, la situazione economica di una famiglia può cambiare notevolmente in due anni. Ecco perché esiste la versione corrente dell’ISEE, che fornisce un’immagine più recente, basata sugli ultimi 12 mesi, della situazione economica.

Durata, validità e rinnovo

La durata dell’ISEE corrente dipende dalla tipologia di aggiornamento. Se riguarda solo i redditi, la sua validità è di 6 mesi. Se invece si riferisce al patrimonio (o a entrambi, reddito e patrimonio), l’ISEE corrente resterà valido fino al 31 dicembre dell’anno in cui viene presentato. Tuttavia, è fondamentale aggiornarlo tempestivamente in caso di variazioni rilevanti durante il periodo di validità.

Documenti da presentare

Ottenere l’ISEE corrente richiede una serie di documenti:

  • L’ISEE ordinario e la Dichiarazione Sostitutiva Unica;
  • Certificati che dimostrano variazioni lavorative o economiche;
  • Resoconti dettagliati dei redditi degli ultimi 12 mesi, che includono bonus, redditi di cittadinanza, assegni familiari e simili;
  • In caso di modifiche al patrimonio, è necessaria la documentazione relativa, oltre ai dettagli dei conti correnti.

Struttura del nuovo modello ISEE 2023: com’è fatto

Il modello ISEE 2023 si presenta con quattro distinti riquadri:

  • Quadro S1: qui si trovano le informazioni basilari relative al richiedente l’ISEE corrente, tra cui il codice fiscale e i dettagli del modello ISEE ordinario.
  • Quadro S2: questo riquadro evidenzia le specifiche variazioni che giustificano la richiesta dell’ISEE corrente.
  • Quadro S3: si focalizza sulla situazione economica attuale del richiedente.
  • Quadro S4: questa sezione è dedicata alla documentazione che conferma le variazioni menzionate nel Quadro S2 e aggiorna la situazione reddituale.

La richiesta dell’ISEE corrente può essere effettuata tramite il CAF, che si è occupato o meno dell’ISEE ordinario, o attraverso il servizio online dell’Inps.

Come compilare l’ISEE corrente 2023

Durante la compilazione, è fondamentale fornire:

  • Dettagli sui membri della famiglia che hanno subito cambiamenti significativi;
  • La natura esatta di tali variazioni, con riferimento ai punti elencati nel paragrafo “A che serve presentare l’ISEE corrente”;
  • Dettagli precisi sui redditi e benefici, inclusi quelli da lavoro dipendente, da attività imprenditoriali o autonomie e altri trattamenti assistenziali.

In certe circostanze, quando si verificano interruzioni o modifiche sostanziali al lavoro, è possibile riferirsi ai redditi degli ultimi due mesi invece dei 12 standard.

I controlli

L’Inps, in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, esegue controlli meticolosi sulle informazioni fornite nell’ISEE corrente. Le inesattezze possono comportare sanzioni e, in situazioni gravi, l’impossibilità di richiedere l’ISEE per un periodo di due anni.