È servito un comunicato stampa da parte del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, a porre fine al caso De Angelis in merito alle affermazioni sui fatti della strage di Bologna. Un tira e molla diplomatico oltre che mediatico risoltosi con una conferma della fiducia da parte di Rocca al capo della comunicazione della Regione; nella nota che spiega le ragioni dietro la scelta di Rocca viene evidenziato il rapporto umano che lega i due, pur senza una sottolineatura importante al dolore delle vittime dei fatti di Bologna.
Insomma, una scelta che sembra non voler scontentare nessuno in nome di una “libertà di espressione” ma anche di un fermo riconoscimento del valore delle sentenze della giustizia. A precisare tutti i punti dell’iter che ha condotto Rocca a non revocare la fiducia è proprio il comunicato stampa da quest’ultimo emanato in cui si legge:
Ho incontrato Marcello De Angelis ieri, in tarda serata, e dopo lunghe riflessioni e un attento e sincero confronto, ho deciso di non revocargli la fiducia. Pertanto, manterrà la direzione della Comunicazione Istituzionale in Regione. So bene che, quanto affermato da Marcello De Angelis nei giorni scorsi in relazione alla strage di Bologna, ha offeso e turbato molti, ma il suo è stato un errore dettato da un forte coinvolgimento personale e affettivo a tragiche vicende che, tutt’oggi, animano la coscienza e il dibattito politico nazionale.
De Angelis, il presidente Rocca spiega le ragioni dietro la conferma della fiducia
Nessuno stravolgimento particolare, dunque, ma certamente l’episodio che ha visto coinvolto De Angelis ha seriamente rischiato di compromettere determinati equilibri. Difficile non aspettarsi la reazione forte del mondo politico ma era altrettanto complicato gestire la risposta di coloro che hanno vissuto in prima persona il dolore della strage.
È proprio a quest’ultimi che il presidente della Regione Lazio ha voluto rivolgersi nella seconda parte del comunicato stampa, ribadendo la sua posizione chiaramente intransigente in merito alle sentenze giudiziarie:
Il mio primo pensiero, in questi giorni, è andato ai familiari delle vittime di Bologna e a quanto una parola sbagliata possa riaprire ferite mai rimarginate. Un punto rilevante su cui ci siamo soffermati a lungo è quello, per me fondamentale, del rispetto delle sentenze.
A determinare poi un ruolo importante ai fini della decisione odierna di non revocare la fiducia al proprio capo della comunicazione, sono state anche le scuse di De Angelis che – per quanto potessero essere attesa dai più – hanno facilitato la scelta di Rocca. Proprio su questo proposito, il presidente della Regione Lazio ha affermato:
Nella mia vita ho sempre cercato di agire con il massimo rispetto per le opinioni altrui e per la libertà di espressione. Non ho mai censurato nessuno, ho fatto del dialogo il mio faro in qualunque tipo di attività intrapresa e cerco di ascoltare il dolore che si cela anche dietro a un passo falso. Dopo una lunga riflessione ho deciso perciò di comprendere e non allontanare una persona sinceramente addolorata e che, indubbiamente, è una valida risorsa per la mia struttura. Spero che le sue sentite scuse, già espresse sui social, arrivino a tutti quanti con la stessa forza e autenticità che ho percepito io