Rdc: Calderone torna a parlarne oggi, martedì 8 agosto 2023. In particolare la ministra del Lavoro affronta nuovamente il tema delle polemiche scatenate dall’invio del messaggio da parte dell’Inps per comunicare ai beneficiari l’interruzione e lo stop del reddito di cittadinanza. Vediamo le ultime dichiarazioni della politica.
Rdc, Calderone: “Messaggio dell’Inps sbagliato”
La ministra del Lavoro Marina Calderone afferma che, personalmente, non rimanderebbe il famoso sms dell’Inps inviato agli (ormai ex) percettori dell’Rdc. La politica parla di un messaggio comunque sbagliato che poteva essere scritto in modo differente.
Un messaggio che ha generato molta confusione, ma che comunque, alla fine, rispecchia ciò che il governo ha sempre sostenuto di voler fare: togliere questa misura di aiuto statale per poi introdurne delle nuove.
Oggi, martedì 8 agosto 2023, ai microfoni di Tgcom24, la ministra afferma:
Personalmente non lo rimanderei perché non l’ho mandato; l’ha mandato l’Inps ma indubbiamente è un messaggio , come lo stesso Inps ha riconosciuto, che poteva essere scritto in modo differente e ha generato confusione.
E ancora le sue parole:
Credo però sia importante non solo sfrondare il campo da amplificazioni improprie dei messaggi e guardare alla necessità di curare le comunicazioni con l’adeguata sensibilità, ma anche far funzionare gli strumenti che abbiamo messo in campo.
Marina Calderone dunque non torna indietro sulla decisione del governo di eliminare il reddito di cittadinanza, ma anzi sostiene la necessità di far funzionare gli altri strumenti pensati dall’esecutivo per aiutare le famiglie italiane che vivono in condizioni di difficoltà economiche e sociali.
I nuovi strumenti per aiutare le famiglie italiane
Sempre intervistata da Tgcom24, la ministra del Lavoro si sofferma sui nuovi meccanismi messi in piedi dal governo dopo lo stop al reddito di cittadinanza. La politica si mostra particolarmente ottimista e positiva riguardo alle possibili conseguenze delle misure già introdotte o che verranno introdotte nel corso dei prossimi mesi in Italia.
Marina Calderone sostiene che il nostro Paese verranno mobilitati oltre un milione di posti di lavoro. Ecco le sue dichiarazioni:
Ci sono prospettive reali sul fronte del lavoro. I dati Unioncamere dicono chiaramente che tra luglio e ottobre prossimo c’è una disponibilità e una mobilità di oltre 1 mln posti lavoro.
Le nuove politiche volute dal governo Meloni, secondo la ministra, potrebbero produrre occupazione. Potrebbero dunque esserci molte nuove possibilità lavorative per gli italiani. E questa sembra essere proprio un’ottima notizia.
In ogni caso, Calderone precisa di non voler banalizzare il tutto o di fare un ragionamento che si basa solamente sui numeri e non sulla realtà. Afferma poi che l’obiettivo del governo è comunque quello di aumentare la domanda e l’offerta dei posti di lavoro.
Questo non vuol dire banalizzare e fare una ragionamento solo di logica dei numeri, perché resta la necessita di formare le persone attivabili al lavoro, e dove c’è bisogno di riqualificare persone lo facciamo, ma il nostro obiettivo è far incontrare domanda e offerta di lavoro.
Cosa succede adesso
La ministra ribadisce il nuovo meccanismo di accesso al mercato del lavoro per tutti coloro che hanno perso, in questo ultimo periodo, il reddito di cittadinanza. Fa sapere che dall’inizio del prossimo mese gli italiani riceveranno un’importante e serio supporto e verranno inseriti in un nuovo percorso.
Il supporto alla formazione al lavoro diventerà operativo dal 1 settembre insieme alla piattaforma Siils che è pronta a ricevere le domande di chi è uscito dal Reddito di cittadinanza, dopo averne percepito 7 mensilità nel 2023, e vuole inserire in un nuovo percorso.
La ministra del Lavoro, ai microfoni di Tgcom24, fa sapere che l’esecutivo avrà gli occhi puntati proprio su questo. Si prevede inoltre un compenso di 350 € al mese per ogni persona che deciderà di entrare in tale percorso. Marina Calderone spiega dunque:
Noi supporteremo tutto questo prevedendo un compenso di 350 euro al mese che è rivolto al singolo componente del nucleo che ha deciso di entrato in un percorso di lavoro; quindi in famiglia è possibile prevedere anche una indennità per ogni persona coinvolta.
Infine, la ministra del Lavoro conclude affermando che si tratta di un accompagnamento alla professione che avrà una durata totale di 12 mesi, durante i quali è prevista anche la formazione e l’iscrizione non solo ai centri di impiego, ma anche alle agenzie di lavoro. Queste dovranno impegnarsi per mettere a disposizione degli italiani delle proposte serie e reali.