Ricorre quest’oggi il 67º anniversario della tragedia di Marcinelle a cui Giorgia Meloni ha voluto indirizzare il personale omaggio attraverso una nota ufficiale. La cerimonia è in corso a Bois du Cazier e riunisce le autorità locali e federali belghe, oltre a diversi esponenti della politica internazionale, tra cui il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Un occasione solenne per ricordare la tragedia che nel 1956 vide la morte di 262 minatori, tra cui 136 italiani; un numero elevato che la campana ‘Maria Mater Orphanarum’ ha evidenziato con lo stesso numero di rintocchi, accompagnata successivamente dallo scandire di tutti i nomi delle vittime.
Ad unirsi, seppur a distanza, alla commemorazione è stata anche la Premier che in una nota commossa ha ricordato:
La catastrofe della miniera del Bois du Cazier di Marcinelle dell’8 agosto 1956 ha segnato per sempre la storia nazionale ed europea. L’Italia ha pagato il prezzo più alto di quella tragedia. Dei 262 minatori vittime del disastro, infatti, 136 erano nostri connazionali. Avevano deciso, con sofferenza e dolore, di abbandonare la Patria per emigrare in Belgio. Lavorarono duro, con umiltà e dedizione, senza garanzie, in condizioni terribili e ora inimmaginabili. Persero la vita nel buio della miniera, ma la loro luce non si è spenta e risplende nel ricordo e nella riconoscenza tributati loro dalla comunità nazionale
67º anniversario di Marcinelle, la nota di Giorgia Meloni: “Figli d’Italia a cui rendiamo omaggio”
Il ricordo della tragedia di Marcinelle apre un altro tema molto dibattuto nelle ultime settimane riguardante il fenomeno dell’immigrazione. Mentre tengono banco a livello europeo le dispute sulla gestione dei flussi migratori, sempre più causa di tragedie nel mare, Giorgia Meloni ha voluto sottolineare anche l’importanza simbolica di questo anniversario, onorando la memoria dei caduti.
In un altro passo della sua nota si legge infatti:
Figli d’Italia ai quali la Repubblica rende omaggio oggi, celebrando la Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo. Ricorrenza istituita nel 2001 dall’indimenticato Ministro Tremaglia con il quale ho avuto l’onore di essere insieme a Marcinelle, per ricordare e onorare i lavoratori italiani caduti in ogni continente e il contributo economico, sociale e culturale delle loro opere al progresso delle Nazioni che li hanno accolti
Infine, l’ultimo omaggio in cui si ricorda la storia degli italiani stessi che in passato conservano una lunga tradizione migratoria di cui Marcinelle rappresenta un simbolo:
Marcinelle è diventata un simbolo, un tassello di quel grande mosaico che è la storia dell’emigrazione italiana, un susseguirsi di enormi sacrifici ma anche di straordinari successi e obiettivi raggiunti. Oggi rendiamo omaggio anche a tutto questo e riscopriamo il legame che ci lega agli italiani all’estero, ambasciatori d’Italia nel mondo col Tricolore nel cuore
Marcinelle, la strage del 1956
La cerimonia commemorativa odierna ricorda la strage avvenuta a l’8 agosto 1956 nella miniera di carbone di Marcinelle in Belgio. Nello specifico, il sito fu colpito da un’esplosione che uccise 262 minatori, un numero elevatissimo che rappresentava quasi l’intera manovalanza a disposizione nel singolo turno (275 in totale).
Di questi, 136 erano italiani a seguito di un flusso migratorio che in quegli anni rifletteva gli effetti del Protocollo italo-belga in base al quale era previsto l’invio di 50.000 lavoratori in cambio di carbone.