È medaglia di bronzo ai Mondiali di ciclismo su pista per il 35enne veronese Elia Viviani: il nostro portacolori non riesce a difendere il titolo Mondiale vinto nel 2021 e nel 2022, portando a casa “solo” un terzo posto.

Viviani regge fino a tre giri dalla fine, correndo nelle posizioni davanti ed evitando con destrezza le cadute che hanno anche fatto fermare la corsa. Purtroppo sul più bello non riesce a spingere a sufficienza per raggiungere il primo e il secondo posto.

A vincere è il padrone di casa Ethan Vernon, che si è lasciato alle spalle la sorpresa di giornata, il canadese Dylan Bibic.

L’analisi di Viviani sul bronzo

È un Viviani amaro quello che ha parlato a caldo al termine della gara.

Sicuramente un bronzo che non mi soddisfa del tutto dopo due vittorie consecutive, puntavo a fare il tris, non è facile però la condizione c’è e l’abbiamo visto ieri nella corsa a punti finale. Un Mondiale partito in salita e andato verso quelle che sono le mie possibilità. Contento di una medaglia di bronzo, ma ambivo a qualcosa di più. Una gara combattuta sin dall’inizio nella quale non ho mai preso un rischio però ho speso tanto e quel tanto che mi è mancato quando siamo rimasti in tre per lottare per l’oro. Io e Bibic ci siamo giocati l’argento e il bronzo, Vernon ha dominato per l’oro, ha preso qualche rischio in più, ma per vincere un Mondiale serve prendere rischi. Oggi ho corso come se fosse l’omnium ed è arrivato un bronzo

La polemica sulla giuria di ieri

Elia si è poi tolto un sassolino dalla scarpa parlando della giuria della gara ai punti di ieri.

Nell’era moderna non è accettabile vedere questi errori. Non ci si può affidare ad un dito puntato sulla testa del gruppo. Faranno le loro valutazioni. In ogni caso la medaglia non l’avrei presa, ma non può succedere questa cosa ad ogni Mondiale