Bonus contributivi del taglio del cuneo fiscale, di quanto stanno aumentando realmente stipendi e buste paghe? La misura è quella adottata dal governo nel decreto legge “Lavoro” del 4 maggio 2023 che consente ai lavoratori dipendenti di beneficiare di 4 punti percentuali in più di sconti sui contributi a proprio carico rispetto alle percentuali in vigore nelle buste paga da gennaio a giugno 2023.

Per effetto delle variazioni del decreto legge “Lavoro”, chi percepisce redditi lordi fino a 25mila euro con taglio da gennaio a giugno del 3%, da luglio a dicembre avrà un bonus del 7%; chi, invece, percepisce redditi da 25mila a 35mila euro lordi, con taglio da gennaio a giugno del 2%, da luglio a dicembre avrà una riduzione del cuneo fiscale del 6%.

Per effetto di questi sconti contributivi, gli aumenti effettivi rispetto ai bonus già in vigore nella prima parte del 2023, si aggirano anche fino a 70 euro al mese. Ma è necessario fare delle distinzioni in base a quanto si guadagna di stipendio e, soprattutto, verificare quali siano le cifre lorde e quelle nette.

Bonus contributivi, ecco di quanto stanno aumentando stipendi e buste paghe

Di quanto aumentano effettivamente gli stipendi con i bonus contributivi e le nuove aliquote del 6% e del 7% per le buste paga da luglio a dicembre 2023? La sforbiciata di altri quattro punti percentuali sulle versamenti a carico dei lavoratori (di norma, pari al 9,19%), consente di avere uno stipendio netto (e lordo) più elevato. Ma diventa necessario andare a verificare quali redditi abbiano avuto un aumento considerevole.

Infatti, chi mensilmente guadagna 1.000 euro lordi, prima dell’aumento delle aliquote del decreto legge “Lavoro” aveva uno sconto contributivo di 30 euro al mese. Con i 4 punti percentuali in più di bonus contributivo da luglio a dicembre 2023, le buste paga avranno un incremento di 70 euro, 40 euro in più rispetto al primo semestre dell’anno.

Bonus contributivi stipendi, quanto in più in busta paga da luglio a dicembre 2023?

Per retribuzioni di 1.500 euro lordi mensili, il bonus contributivo dei primi sei mesi del 2023 era pari a 45 euro. Con le nuove percentuali del decreto “Lavoro”, il lavoratore risparmia sui versamenti contributivi a proprio carico 105 euro, 60 euro in più al mese rispetto al primo semestre dell’anno.

Ancora, un dipendente che guadagni 1.900 euro al mese lordi, aveva un taglio del cuneo fiscale da gennaio a giugno di 57 euro, che diventano 133 euro nel secondo semestre e un incremento di 76 euro al mese. Chi, invece, guadagna 2.500 euro lordi al mese ha un taglio del cuneo fiscale che passa da 50 euro del primo semestre a 150 euro del secondo. L’incremento è di 100 euro, poco meno (108 euro) di chi guadagni poco meno di 2.700 euro lordi mensili che rappresenta il tetto (2.692 euro) per l’applicazione dello sconto contributivo.

Quali sono gli incrementi netti del taglio del cuneo fiscale 2023?

Tuttavia, le cifre indicate sono al lordo. Al netto delle imposte, ciò che rimane in busta paga si restringe a seconda dell’importo. Pertanto, chi guadagna 1.000 euro lordi mensili, avrà un netto in più di 31 euro in busta paga rispetto ai 40 euro lordi di incremento del taglio del cuneo fiscale tra il primo e il secondo semestre 2023. Analogamente, chi guadagna 1.500 euro (60 euro in più lordi), avrà un incremento netto di 45 euro. Le retribuzioni di 2.000 euro avranno in più da luglio a dicembre 2023 60 euro, mentre chi guadagna 2.692 euro avrà in busta paga 70 euro in più.