Ci sono gli osservati speciali Marcell Jacobs, Gianmarco Tamberi e Larissa Iapichino. E ci sono i marciatori, con in testa il campione olimpico e mondiale Massimo Stano che doppierà 20 e 35 km. Ma non sono gli unici attesi nella squadra azzurra che si appresta a partire per i Mondiali di atletica leggera in programma a Budapest, dal 19 al 27 agosto.
Mondiali di atletica di Budapest, fatta l’Italia. Tra i più attesi Jacobs, Tamberi, Iapichino e Stano
La delegazione azzurra scelta dal direttore tecnico federale, Antonio La Torre, è composta di 80 atleti, 44 uomini e 36 donne. E spiccano appunto i 7 campioni olimpici di Tokyo. Da Gianmarco Tamberi, che l’altro giorno ha rinunciato a una gara di salto in alto in piazza in Germania per colpa del meteo; a Marcell Jacobs, che sui social continua a contare i giorni prima dell’importante appuntamento e affila le armi su 100 e 4×100. Quest’ultima è la staffetta con cui potrebbe finalmente tornare a gareggiare con gli altri eroi a cinque cerchi Lorenzo Patta, Fausto Desalu e Filippo Tortu. L’atteso ritorno a questo livello di Antonella Palmisano, costretta a fronteggiare problemi fisici importanti proprio dopo la medaglia d’oro in Giappone. E, come detto, Massimo Stano, l’unico del settetto ad aver conquistato una medaglia ai Mondiali di Eugene dell’anno scorso.
Ma è tanta la curiosità anche per la vicecampionessa europea indoor e campionessa europea Under 23 nel salto in lungo Larissa Iapichino, interprete finora di un 2023 spettacolare. Promettente è anche il getto del peso azzurro con il campione europeo indoor Zane Weir e Leonardo Fabbri, finora reduce da un bel numero di gare oltre i 21 metri. Non ci si può aspettare miracoli sui 100 dal campione europeo indoor Samuele Ceccarelli, che però potrebbe dire la sua in staffetta. Chiamato all’impresa Alessandro Sibilio: uno, perché i 400 ostacoli odierni sono una vasca di squali e il norvegese Warholm è il più affamato tra quelli; due, perché l’ostacolista napoletano è reduce dall’infortunio di Montecarlo di nemmeno un mese fa.
Tanti nomi per una missione difficile. Occhio anche a Fortunato e Furlani
Spazio sui 10.000 per il campione europeo Yeman Crippa, sui 5000 per la primatista italiana Nadia Battocletti, nel triplo per Emmanuel Ihemeje e Dariya Derkach, nella 20 km di marcia per la campionessa italiana Valentina Trapletti, nel martello per Sara Fantini, sui 3000 siepi per Osama Zoghlami, nella 35 km per Matteo Giupponi. E ancora largo alla 4×100 femminile bronzo agli Europei Zaynab Dosso, Dalia Kaddari, Anna Bongiorni, Alessia Pavese e Gloria Hooper (ovviamente una farà da riserva) e la 4×400 argento indoor Ayomide Folorunso, Alice Mangione, Eleonora Marchiando e Anna Polinari. E poi i due bronzi mondiali, rispettivamente nel 2022 e 2019, Elena Vallortigara (salto in alto e finora alle prese con un avvio faticoso) ed Eleonora Giorgi (marcia, a cui è tornata di recente dopo la maternità).
Infine occhio al vincitore degli Europei a squadre nella 20 km di marcia Francesco Fortunato; al fenomeno del salto in lungo, campione europeo Under 18, Mattia Furlani; e per gli esordienti Riccardo Meli (4×400) e Francesco Pernici (800).
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