Portale per l’Analisi Sociale: con la pubblicazione del messaggio n. 2882 del 3 agosto 2023 l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha comunicato la nascita del PAS in seguito al lavoro che è stato svolto in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS) e grazie al supporto di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e di INVITALIA (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa).
Il suddetto messaggio INPS, in particolare, che è stato redatto dalla Direzione Centrale Inclusione e Invalidità Civile e dalla Direzione Centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione, fa riferimento e dà attuazione alle disposizioni che sono contenute all’interno del PON Inclusione 2014-2020, per quanto riguarda l’Asse 3 e l’azione 9.3.9 “Implementazione del Sistema Informativo delle prestazioni e dei bisogni sociali“.
Portale per l’Analisi Sociale: come accedere? Le istruzioni INPS
L’obiettivo del Progetto che dà attuazione al PON Inclusione 2014-2020, al quale abbiamo fatto cenno durante il corso del precedente paragrafo, ovvero il nuovo Portale per l’Analisi Sociale (PAS), è quello di:
“Favorire i processi di alimentazione del Sistema Informativo Unitario dei Servizi Sociali (SIUSS – ex Casellario dell’assistenza) gestito dall’Istituto e mettere a disposizione delle Regioni e Province autonome, degli Ambiti territoriali sociali, dei Comuni e degli altri Enti erogatori di prestazioni sociali, strumenti di business intelligence per l’analisi multidimensionale dei dati a supporto della programmazione, del monitoraggio e della valutazione degli interventi e delle spese relative alle politiche sociali.”
Il nuovo Portale, nello specifico, è stato ideato ideato e realizzato dall’INPS insieme al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, all’ANCI e ad INVITALIA, e può essere utilizzato accedendo al link https://servizi2.inps.it/servizi/CruscottoPAS/Home/, oppure seguendo il seguente percorso:
“Dati e bilanci” > “Portale per l’Analisi Sociale (PAS)”
All’interno del PAS possono essere consultati da parte degli enti coinvolti i seguenti dati:
- i dati aggregati che riguardano le prestazioni sociali che sono presenti nel SIUSS (ex Casellario dell’assistenza);
- i dati del Sistema informativo ISEE;
- i dati del SIOSS (Sistema Informativo dell’Offerta dei Servizi Sociali);
- i dati dell’ISTAT.
Attraverso la sottoposizione all’utente di report specifici, di cruscotti navigabili e di varie dashboard, il Portale per l’Analisi Sociale fornisce sia informazioni generali che informazioni di dettaglio, le quali vengono rappresentate attraverso l’utilizzo di appositi indicatori chiave di prestazione.
Tali indicatori, in particolare, prendono il nome di KPI e non sono altro che:
“Un insieme di oggetti grafici e tabelle capaci di fornire in tempo reale informazioni anche di diversa natura e complessità.”
Ecco qui di seguito quali sono i soggetti che hanno la possibilità di accedere al PAS:
- il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS);
- il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF);
- l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS);
- le Regioni;
- le Province autonome;
- gli Ambiti territoriali sociali (ATS);
- i Comuni associati e singoli;
- tutti gli altri Enti che si occupano dell’erogazione di prestazioni sociali, come ad esempio:
- le università;
- gli enti per il diritto allo studio;
- gli enti per l’edilizia residenziale pubblica;
- le Casse professionali;
- ecc…
Ai fini dell’accesso al nuovo Portale, tutti gli Enti che abbiamo appena citato devono chiedere l’abilitazione presentando l’apposito modulo denominato MV62, disponibile all’interno della sezione “Moduli“, categoria “Assegnazione e abilitazione PIN“, del sito web dell’INPS.
Il modulo deve essere inviato tramite PEC (posta elettronica certificata) alla sede INPS competente sul territorio, insieme ad una copia del documento di identità dell’operatore.
Dopo aver ottenuto l’abilitazione, poi, l’Ente interessato avrà la possibilità di accedere all’interno del Portale per l’Analisi Sociale effettuando l’autenticazione mediante l’utilizzo delle proprie credenziali SPID (Sistema Pubblico di identità Digitale) almeno di livello 2, CIE (Carta di Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi), e dello specifico profilo utente attribuito.