Il rinvio dello sblocco dei crediti relativo al Superbonus ha fatto infuriare gli esodati, i quali hanno annunciato un presidio e ricevuto il sostegno del Movimento 5 Stelle. Lunedì 7 agosto 2023, Agostino Santillo, vicecapogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, ha sollevato nuove preoccupazioni sul futuro dei lavoratori e delle aziende coinvolte nel Superbonus 110%, con un comunicato stampa nel quale rivela come, nonostante gli scambi avvenuti nelle settimane scorse con il ministro Giorgetti, siano seguiti zero fatti.

Infatti, si parla di un nuovo Decreto Legge che potrebbe posticipare nuovamente la scadenza del Superbonus per le unifamiliari, ma questa nuova proroga non avrà alcun effetto se non sarà accompagnata da una soluzione al blocco della cessione.  

Superbonus: sblocco dei crediti rinviato, M5S con gli esodati

Santillo ha manifestato solidarietà verso gli esodati del settore, che sono in attesa di un’azione dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per garantire la loro sopravvivenza lavorativa. Nonostante i numerosi appelli, le reazioni del governo sono state scarse, lasciando queste aziende e i loro dipendenti in una posizione precaria.

Il vicecapogruppo ha rivelato che un mese prima aveva incontrato il ministro Giorgetti e il presidente Conte per sollecitare un intervento urgente a sostegno delle imprese e dei lavoratori. Tuttavia, l’appello è rimasto inascoltato, con l’eccezione della proroga della scadenza per le villette al 31 dicembre. Santillo ha enfatizzato la necessità di un rilascio immediato dei crediti fiscali per prevenire un effetto domino catastrofico nel settore dell’edilizia. Si legge infatti nella nota:

Urge uno sblocco immediato della circolazione dei crediti fiscali, altrimenti nel settore dell’edilizia si scatenerà un effetto domino incontrollabile e migliaia di imprese chiuderanno i battenti. Arrivati a questo punto la premier Meloni deve assumersi in prima persona la responsabilità delle sue azioni: ci aspettiamo risposte già nel Cdm odierno. Non è tollerabile che per i capricci dell’attuale maggioranza, che ha voluto smantellare una misura i cui benefici sono certificati da decine di studi, queste aziende finiscano gambe all’aria senza che il governo batta ciglio.

La risposta del M5S al blocco dei crediti

Il 3 agosto 2023, il Movimento 5 Stelle ha accolto positivamente il disegno di legge proposto dall’Assessorato al Bilancio e dallo Sviluppo Economico, il quale promuove l’acquisizione dei crediti fiscali da parte delle entità pubbliche regionali e delle società controllate dalla Regione. Questi crediti sono rimasti bloccati a causa della sospensione della cessione dei crediti d’imposta dei bonus edilizi e del Superbonus, causando un impatto significativo su migliaia di imprese.

Grazie al Superbonus e agli altri bonus edilizi, si legge nel comunicato stampa, il PIL è cresciuto del 6,7% nel 2021 e del 3,9% nel 2022. Tuttavia, la decisione del Governo di bloccare la cessione dei crediti d’imposta ha avuto impatti pesanti su migliaia di imprese e sull’occupazione. Per mitigare questi effetti, è stato proposto di utilizzare i crediti Superbonus per compensare i debiti tributari.

Superbonus e sblocco crediti: l’ira degli esodati

Intanto, gli esodati hanno manifestato tutto il loro dissenso tramite un nuovo comunicato stampa, nel quale si legge:

L’indignazione e la delusione si fanno sempre più aspre tra di noi davanti a quella che è senza mezzi termini una beffa indirizzata verso Imprenditori, Padri e Madri di Famiglia che hanno creduto e si sono affidati a una legge dello Stato intraprendendo in PIENA LEGITTIMITÀ i progetti di riqualificazione delle proprie abitazioni e di quelle dei loro clienti.

Nella nota si fa presente che solo il 6 agosto gli esodati hanno appreso l’omissione della discussione del decreto per lo sblocco dei crediti fiscali dal Consiglio dei Ministri di lunedì 7 agosto, che è anche l’ultimo prima della pausa di agosto, quello stesso decreto cha avrebbe dovuto carattere Urgentissimo. Quindi, l’annuncio del presidio:

Data la clamorosa indifferenza mostrata dai Ministri Competenti, la nostra associazione sarà in prima fila al presidio di lunedì 7 agosto presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Questa segnerà l’avvio di una serie di azioni che pianifichiamo come risposta al palesato disinteresse dell’esecutivo. Nei prossimi giorni e settimane, intensificheremo le nostre iniziative, collaborando con altri enti e associazioni, per assicurare che le nostre legittime richieste a tutela di cittadini onesti non cadano nel vuoto. Qualora l’atteggiamento sdegnoso dell’esecutivo dovesse permanere, le nostre reazioni, pur restando nella piena legalità, saranno decise e implacabili.