A tre mesi dall’alluvione che ha messo in ginocchio l’Emilia Romagna lo stanziamento dei fondi per la ricostruzione è fermo. La denuncia arriva da diversi esponenti del Partito Democratico.
Maltempo in Emilia Romagna: dove sono le risorse per la ricostruzione post-alluvione?
La stima dei danni provocati alluvione è stata effettuata dalla Regione Emilia Romagna e ammonta a 8,8 miliardi di euro. Mentre il governatore Bonaccini spera in un intervento dell’Unione Europea, i parlamentari dem si scagliano contro l’esecutivo.
Marina Sereni, componente della segreteria nazionale, accusa la presidente Meloni di aver già dimenticato la “Locomotiva d’Italia”.
“Le comunità della Romagna colpite dalle alluvioni di maggio non meritano questo trattamento dal governo nazionale. Famiglie, amministratori locali, imprenditori stanno aspettando dopo settimane e mesi che le risorse promesse arrivino finalmente ai destinatari. Se non si interviene ora per risistemare le strade e le zone colpite dalle frane poi, quando finirà il caldo e tornerà la pioggia, sarà troppo tardi.
L’atteggiamento del governo dei confronti della popolazione emiliano-romagnola è “spregiudicato”, secondo Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Pd.
“Il governo è stato prontissimo a sfilare nel pieno della catastrofe causata dal maltempo in Emilia-Romagna, ma nei giorni successivi è letteralmente scomparso. È una vergogna che i comuni colpiti, le imprese e le famiglie non abbiano ricevuto le risorse promesse. La ricostruzione è ferma per mancanza di fondi. Hanno passato due mesi a decidere sul commissario per la ricostruzione e adesso si sono dati alla macchia, lasciano soli interi territori. Siamo basiti da questo misto di superficialità, inadeguatezza e spregiudicatezza”.
Dure le parole anche da parte della deputata Debora Serracchiani.
“Dopo la fugace apparizione della presidente Meloni a favor di telecamera, in Emilia Romagna non è arrivato un euro. E nulla sembra smuovere la coscienza di questo governo, neppure i video dei cittadini disperati che hanno perso tutto e che chiedono di essere ascoltati ed aiutati. Però il tempo per il revisionismo storico lo trovano, per mettere le risorse necessarie alla ricostruzione no”.