Non c’è pace intorno al caso De Angelis, il capo della comunicazione istituzionale della Regione Lazio che, con le sue parole a proposito della strage di Bologna, ha creato una lunga scia di polemiche tra le opposizioni.

Dimissioni chieste da ogni angolo della politica

Il presidente della regione Lazio, dopo aver dichiarato che De Angelis stava parlando a titolo personale, non ha potuto far altro che confrontarsi con la premier Meloni per capire come trovare una soluzione al caos politico.

“Giorgia Meloni ovviamente non è felice per quanto accaduto e mi ha chiesto di approfondire e di chiarire con De Angelis. Lo Incontrerò nel pomeriggio e ascolterò quello che avrà da dirmi, poi farò le mie valutazioni”

Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, assediato dai giornalisti ha reso noto la telefonata con la premier Meloni. Le parole arrivano a margine dell’inaugurazione del nuovo reparto di Emodinamica e della nuova terapia intensiva cardiologica dell’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina.

“Credo che De Angelis abbia commesso un errore importante nel parlare in termini di certezza questo mi sento di rimproverargli. Però lui ha parlato in termini personali, ci tengo a chiarirlo”

Il presidente chiamato a prendere una decisione

Un colloquio veloce tra la premier e Rocca che però sembra aver posto un punto di ripartenza rispetto alla questione sollevata da Marcello De Angelis, che verrà sentito nel pomeriggio dallo stesso presidente Rocca.

Il presidente ribadisce che il suo capo della comunicazione, pur avendo fatto “un errore grave sul quale farò le mie valutazioni”, ha parlato a titolo personale.

“De Angelis non ha alcun ruolo politico all’interno dell’amministrazione regionale. Questo ruolo politico ce l’ho insieme ai consiglieri eletti e alla giunta e nessun altro. Con la premier abbiamo avuto modo di sentirci ma velocemente

Infatti premier e presidente Rocca avrebbero concordato velocemente come trattare la situazione, non si conoscono le mosse concordate tra i due. Possiamo essere abbastanza sicuri che una strigliatina della premier arriverà alle orecchie dell’ex esponente di estrema destra Marcello De Angelis, oggi responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Lazio.

Il presidente Rocca: rispetto per il sigillo della Cassazione

Per il presidente la stagione stragista in Italia ha bisogno di una riflessione attenta ma non si può prescindere da sentenze della Cassazione che di fatto sigillano la verità giudiziaria.

“Noi abbiamo una stagione delle stragi è stata segnata da interessi torbidi. Negare questo significa negare la storia. Ciò detto, le sentenze vanno rispettate e anche per il caso della strage di Bologna come ho già detto mi attengo a quello che la Cassazione ha sigillato”

Rocca senza mezzi termini, ribadisce la sua posizione sulla matrice fascista della strage di Bologna, contraddicendo di fatto quello che il suo capo della comunicazione, Marcello De Angelis aveva scritto su Facebook.

“Per quanto riguarda la strage di Bologna bisogna fare chiarezza sul ruolo di figure come Federico Umberto D’Amato, Ortolani. Detto ciò mi auguro che ci sia una desecretazione totale per quanto riguarda le stragi che hanno lacerato il nostro Paese per per sovvertire l’ordine democratico”

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