Ecco una mappa delle zone della Sardegna maggiormente colpite dagli incendi divampati sull’isola nelle scorse ore. L’isola è letteralmente assediata dal fuoco, con 42 incendi sull’intero territorio regionale, 12 dei quali di grandi dimensioni. I più gravi nelle province di Nuoro e Cagliari.

Un rogo è divampato in località “Sa Pixina”, dove sono ancora in corso le operazioni di spegnimento. Sul posto per domare le fiamme è arrivato l’elicottero del Corpo forestale partito dalla base di Fenosu che sta aiutando dall’alto una squadra dell’Agenzia Forestas, partita da Barumini, i barracelli di Sardara e Villanovaforru e due squadre di volontari arrivate da Sardara e Pabillonis.

Verso le 18.20 di ieri, Domenica 6 Agosto, è stato invece domato l’altro grosso incendio divampato nelle campagne di Villasor, in località “Cantoniera de s’Acquacotta”. Qui, per domare le fiamme, è intervenuto un elicottero partito dalla base di Pula del Corpo forestale. A terra invece sono entrate in azione due squadre di Forestas da Villacidro e Monastir, i barracelli di Villasor e Serramanna e la Protezione civile di Villacidro.

La situazione in Sardegna già nella giornata di ieri si è fatta pesantissima soprattutto nella zona del Monte Longu di Posada in provincia di Nuoro dove sono 600 le persone evacuate. Le fiamme, spinte dal forte vento, si sono velocemente mosse verso Siniscola e il centro balneare de “La Caletta”.

Gravissimi i danni anche nella zona di Feraxi. 4 aziende agricole sono state devastate dalle fiamme che hanno distrutto le riserve di foraggio e bruciato gli agrumeti. Anche Porto Corallo a Villaputzu e San Priamo, borgata di San Vito, sono state raggiunte dai roghi.

E ancora, un altro incendio è scoppiato non lontano da case e attività commerciali all’ingresso di Quartu, a pochi chilometri da Cagliari. Nella stessa zona ha preso fuoco anche il canneto dello stagno di Molentargius, area protetta a pochi passi dalla spiaggia del Poetto, abitata da fenicotteri.

Incendi Sardegna mappa: “Il governo non lascerà sola la Sardegna”

All’Adnkronos alcune fonti dei Vigili del Fuoco della Sardegna hanno detto:

“Attualmente a preoccupare di più sono gli incendi in atto nelle aree di Posada, Carbonia e Quartu Sant’Elena. Squadre di rinforzo sono arrivate anche da Oristano e da Sassari. Ad alimentare i roghi contribuisce il maestrale che soffia sull’isola in queste ore”.

Su Twitter il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha scritto:

“Sono 11 gli aerei anti-incendio che stanno sorvolando la Sardegna. Il Governo non lascerà soli i territori colpiti dal fuoco. Sono in contatto con il Capo della Protezione Civile Curcio, stanno compiendo ogni sforzo per mettere in sicurezza i cittadini. Eventuali responsabili saranno puniti”.

A causa della coltre di fumo la ss 131 “Diramazione Centrale Nuorese” è provvisoriamente chiusa dal tratto dal km 92 al km 145, tra Siniscola e Olbia. Tre canadair, elicotteri della flotta regionale e uomini a terra dei Vigili del fuoco e della Protezione civile sono in azione da ore sul rogo ma le operazioni sono rese difficili dal forte vento di maestrale che spira in tutta l’isola. Il personale delle Forze dell’Ordine e di Anas è impegnato da ieri nella gestione della viabilità per ripristinare la circolazione il prima possibile.

Solinas ha chiesto il potenziamento della flotta aerea antincendio

Il Presidente della Regione Sardegna Christian Solinas, in costante contatto con la sala operativa della Protezione Civile Regionale, segue l’evolversi delle operazioni nei vari territori interessati dagli incendi. Solinas ha già chiesto alla Protezione Civile Nazionale il potenziamento della flotta aerea antincendio e ha inoltrato il preallarme per l’attivazione della protezione civile europea.

Il sindaco di Muravera, Salvatore Piu ha commentato la notizia dei tanti incendi di questi giorni:

“Non ci sono certezze assolute ma stento a credere che gli incendi siano stati provocati da autocombustione. Una cosa è sicura: i danni sono gravissimi per il nostro territorio, una ferita che non sarà facile sanare. Proclameremo lo stato di calamità ma non ci fermeremo qui: il Comune presenterà un esposto alla Procura della Repubblica contro ignoti. I responsabili di questa nefandezza devono essere puniti severamente”.