Roma, Mourinho in un’intervista: “Siamo in ritardo. Morata? Non è Mbappé…”. – La Roma prosegue la propria marcia di avvicinamento alla stagione che tra pochi giorni comincerà con le prime gare ufficiali. Il club giallorosso di José Mourinho ha già giocato quattro amichevoli, portando a casa un pareggio, due vittorie e una sola sconfitta. Un bottino che dà sì fiducia all’allenatore portoghese, che però continua a chiedere rinforzi sul mercato in vista della prossima stagione. La squadra della Capitale continua a pensare a Marcos Leonardo, cercando un accordo totale, ma deve salutare intanto Roger Ibanez, pronto a trasferirsi in Arabia Saudita nell’attuale finestra di calciomercato. Intanto anche Matic, secondo quanto emerso nella giornata di domenica, potrebbe essere tentato dal Rennes in Francia, ma fin qui non c’è nessun riscontro. A pochii giorni dall’inizio della stagione, José Mourinho – allenatore della Roma – ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport.
Il suo rapporto con la società, con i Friedkin in particolare, quello con i tifosi e le sue idee sul calciomercato. Sono questi in larga scala gli argomenti trattati dallo Special One, che ora si aspetta qualche rinforzo soprattutto nel reparto offensivo. Di seguito qualche stralcio della lunga intervista del portoghese al Corriere dello Sport.
Roma, l’intervista a José Mourinho
Diversi gli argomenti trattati da José Mourinho, che nel corso della lunga intervista, ha parlato anche di come si convinse ad accettare la Roma. L’allenatore portoghese ha infatti raccontato tutto il percorso che lo ha poi portato alla firma con il club giallorosso, parlando in particolare dei Friedkin.
“Firmai per la Roma perché quando incontrai i Friedkin mi piacque molto il loro modo di parlare. Quelle parole mi toccarono nel profondo, di questo avevo bisogno. ‘Pensiamo che tu sia la persona giusta per aiutarci a rendere la Roma un club più grande’, aggiunsero. Trasmisero il loro entusiasmo, mi piacque la prospettiva di un progetto diverso, tre anni di contratto, una crescita progressiva, qualcosa che in precedenza non avevo mai preso in considerazione”.
Inevitabile poi una parentesi anche sul mercato della squadra giallorossa. José Mourinho ha infatti parlato di come la società si stia muovendo sul mercato, sottolineando che non è felice fin qui. Con il lungo infortunio subito da Tammy Abraham, che ne avrà ancora per qualche mese, la Roma ha un solo attaccante in rosa. Parliamo di Andrea Belotti, punta centrale classe 1993, che ha praticamente giocato sempre fin qui in amichevole. Situazione che a Mourinho non piace, come appunto dichiarato nel corso della sua lunga intervista. Intanto la Roma continua a puntare Marcos Leonardo.
Non va tutto bene, ma mi diverto anche nelle difficoltà. Mi arrabbio per un’ora e subito dopo torno positivo. Non mi deprimo, non minaccio, non dico che mi hanno promesso mari e monti e non vedo né i mari né i monti. Una cosa che non posso cambiare è la mia natura, non sono uno che racconta cazzate. Relativamente all’attaccante immaginario, posso dirti che anche se la settimana prossima arrivasse Mbappé sarebbe comunque in ritardo. Non avere un attaccante è un problema. Impossibile dire che sono contento. Però sostenere che sono in guerra aperta con la società, con Pinto, che non sono felice, è sbagliatissimo. Pinto sa che siamo in ritardo, anche la proprietà lo sa
Mourinho su Morata: “Non è Mbappé”
E a proposito di attaccanti, un nome spesso accostato alla Roma nel corso di questa estate è quello di Alvaro Morata. L’attaccante spagnolo è il “preferito” di Mourinho, ma non si è mai trovato l’accordo con l’Atletico Madrid. Motivo per cui, con molta probabilità, l’ex attaccante di Juventus e Chelsea potrebbe rimanere in Spagna, con i Colchoneros. Su di lui Mourinho ha dichiarato:
Non è Mbappé, ma penso sempre che io e Tiago Pinto vogliamo la stessa cosa. Anche quando non siamo d’accordo. Ne sono sicuro, l’obiettivo comune è che la squadra ottenga il miglior risultato possibile. Dybala? Quando è arrivato il primo di agosto e la clausola non è stata più esercitabile, ho dormito meglio. Llui è di livello altissimo e per noi è oro, non possiamo rinunciare a lui. Quando siamo costretti a farlo perché è infortunato o perché è stanco o è rientrato cotto dalla nazionale, sono guai seri. La sua qualità come giocatore non mi ha sorpreso per niente. È il bambino che mi ha colpito, è fantastico
Infine Mourinho ha svelato anche qualche retroscena sul suo futuro in giallorosso. L’allenatore portoghese, infatti, nel corso dell’estate ha ricevuto due offerte dall’Arabia Saudita. Una dall’Al Hilal e una dall’Al Ahli. Proposte però rifiutate dall’allenatore portoghese e il motivo non è soltanto uno. Mourinho ha parlato di questo in conclusione di intervista.
Ci ho pensato. Prima di andare all’incontro ho informato la proprietà chiarendo che non avevo intenzione di accettare. A casa ho detto esattamente la stessa cosa. Per un lato mi sentivo prigioniero della parola data ai giocatori a Budapest e ai tifosi dopo lo Spezia, mimando la permanenza. Ma se mi chiedi se non ho accettato soltanto per questo motivo, rispondo di no, non solo per questo.