L’ultimo Cdm prima della pausa estiva affronta quest’oggi il “decreto Omnibus”, uno dei temi più spinosi per il governo che dovrà discutere delle misure contro il caro voli, la gestione dei taxi ma anche Ponte sullo Stretto ed altri temi. La riunione per la discussione della bozza del decreto è attesa questo pomeriggio in uno scenario che si preannuncia infuocato per via naturalmente di correnti e visioni politiche opposte su diversi aspetti.
Un complesso di 34 articoli che porterà sul tavolo del Governo diversi provvedimenti, su cui tra tutti spicca quello dello stop al tetto sugli stipendi Società per il Ponte sullo stretto; è proprio quest’ultimo l’argomento che ha fatto infuriare le opposizioni a partire da Italia Viva che rivendica la scelta del 2016 di Matteo Renzi che volle introdurre tale misura:
Noi voteremo contro. Renzi ha messo il tetto, Salvini e Meloni lo tolgono.
È questo il sentimento generale dell’opposizione che anche tramite Elly Schlein parla di “indecenza”, mentre il M5s evidenzia la tendenza del governo Meloni di favorire “i soliti noti”. Ricordiamo che al momento il limite per gli stipendi dei manager è fissato a 240.000 euro ma su questo occorrerà aspettare molto probabilmente la valutazione dettagliata nel pomeriggio per capire se verrà “rotto” tale limite come pare sia intenzione del governo.
Decreto Omnibus, la situazione su taxi e caro voli
Diverso invece il tema legato al caro voli su cui sembrano più nitide le posizioni di governo che punteranno a contrastare e contenere le pratiche commerciali scorrette. In particolare, il riferimento va ai tentativi di “manipolare” i prezzi praticati su tratte nazionali per le isole e, in generale, alla fissazione dinamica delle tariffe da parte delle compagnie aeree.
Con quest’ultimo concetto si intende nello specifico la pratica che punta a modificare le tariffe in caso di emergenze nazionali, un periodo di picco di domanda – solitamente correlato alla stagionalità – e che conduce ad una variazione di prezzo e servizi connessi superiore al 200% della tariffa media.
Altro tema cruciale è rappresentato poi dai taxi su cui l’intenzione è quella di aumentare il numero delle licenze, in misura non superiore al 20% delle licenze già in circolazione. A tale provvedimento dovrà seguire una serie di nuovi mandi gestiti dai Comuni che dovranno prendere in considerazione alcuni aspetti fondamentali che strizzano l’occhio alla conversione ecologica, a partire dalle cosiddette “auto bianche”.
L’aumento delle licenze arriverebbe in risposta a uno scenario critico legati ai flussi imponenti della media stagione, più nello specifico:
Per fronteggiare uno straordinario incremento della domanda legato a grandi eventi o a flussi di presenze turistiche superiori alla media stagionale
Infine, spazio all’interno della bozza del decreto anche per la proroga della cassa integrazione per gli ex dipendenti Alitalia che dovrebbe essere prolungata fino al 31 ottobre 2024. L’obiettivo dichiarato è quello di favorire il percorso di ricollocazione dei lavoratori della compagnia aerea di bandiera che si sono visti “penalizzare” dalla procedura di amministrazione straordinaria.
Ultimo punto sul tavolo del Governo è quello legato ai programmi d’investimento esteri in Italia dal valore non inferiore a 1 miliardo di euro, su cui il Governo potrà dichiarare un interesse strategico nazionale preminente e di conseguenza nominare un amministratore straordinario a coordinamento dell’attività.