Se frequentate i negozi bio o buttate l’occhio negli scaffali dedicati dei supermercati, lo avrete notato. Stiamo parlando del gomasio. Cos’è e come si può utilizzare in cucina sono le domande alle quali cercheremo di dare risposta in questo articolo.
Partiamo dunque dal primo quesito: cos’è il gomasio? Anche se il nome potrebbe indurre erroneamente a pensare che possa trattarsi di un alimento a base di gomma, il gomasio è un condimento a base di semi di sesamo e sale, che in alcuni casi viene anche arricchito con semi di canapa e alghe. Goma in giapponese significa infatti semi di sesamo, mentre la parola shio significa sale.
Cos’è il gomasio quindi? Usatissimo nella cucina giapponese e in quella macrobiotica, è di fatto un sostituto del sale, perfetto per insaporire verdure crude o cotte, pesce, carne e, soprattutto, il riso bollito. Può essere utilizzato al posto del sale da cucina e anche dei dadi, con grandi benefici per la nostra salute. Uno tra tutti? Il gomasio è in grado di assorbire gli effetti saturanti del sale sulle arterie.
Abbiamo visto cos’è il gomasio, quindi ora capiamo perché si tratta di una scelta ottima per sostituire il sale in cucina. I semi di sesamo tostati, ingrediente principale del gomasio, sono infatti ricchissimi di proprietà benefiche per l’organismo.
Contengono molte vitamine, in particolare del gruppo B, e sali minerali, soprattutto calcio: 100 g di semi di sesamo apportano ben 975 mg di calcio. Forniscono anche una buona quantità di acidi grassi essenziali omega 3 e omega 6, che riducono i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue. Inoltre stimolano la digestione e combattono nausea e mal di testa. Sono anche alcalinizzanti: aumentano il ph dell’organismo e riducono così l’acidosi responsabile dei processi infiammatori e del sovrappeso.
Dato che è composto solo da semi di sesamo e sale, il gomasio si può preparare anche a casa in modo molto semplice. Basta tostare in un pentolino una tazza di semi di sesamo. Questi vanno poi tritati assieme a 2 cucchiai di sale marino. Se desiderate un gomasio con degli effetti stimolanti del metabolismo, potete aggiungere anche un cucchiaino di alghe in polvere, meglio se Wakame, Nori o Dulse. Conservate il gomasio in un barattolo di vetro a chiusura ermetica, tenendolo in un luogo fresco e al riparo dalla luce. Va consumato entro dieci giorni.
Ecco gli ingredienti per 200 g di prodotto:
La prima cosa da fare è tostare il sale, in modo da togliere l’umidità in eccesso. Questo va poi versato nel mortaio e pestato. Lavate i semi di sesamo sotto acqua corrente e poi tostateli in una padella ben calda, mescolandoli continuamente con un cucchiaio di legno. Ogni tanto muovete anche la padella: così facendo i semi arrostiranno in maniera uniforme.
Continuate la tostatura fino a quando sentirete un buon profumo e i semi, ormai dorati, inizieranno a scoppiettare. Trasferiteli quindi nel mortaio assieme al sale e cominciate a schiacciare i semi lentamente. Effettuate dei movimenti circolari fino a quando il 60% del composto non risulterà schiacciato.
Capito cos’è il gomasio, viene di conseguenza specificare che va usato solo a crudo e mai in cottura, perché il sesamo risente del calore. Inoltre bisogna tener presente che si tratta di un condimento piuttosto calorico: 100 gr di sesamo apportano infatti ben 570 Kcal.
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