Scandalo sulla strage di Bologna: La segretaria del Pd, Elly Schlein, chiede dimissioni immediate per Marcello De Angelis, portavoce del Presidente della Regione Lazio, dopo i suoi recenti post sui social media. Le affermazioni di De Angelis, che negano il coinvolgimento degli ex terroristi Nar Fioravanti, Mambro e Ciavardini nella strage di Bologna, hanno suscitato indignazione e polemiche. Schlein ha dichiarato:
‘Non accettiamo ulteriori depistaggi e tentativi di riscrivere la storia, negando le evidenze processuali per cui l’associazione dei familiari delle vittime si è tanto battuta e la Procura di Bologna e le forze dell’ordine hanno lavorato in questi anni.”
Schlein: “Parole di De Angelis su strage di Bologna sono una ignobile aggressione alla storia”
L’anniversario della strage di Bologna, avvenuta il 2 agosto, ha portato alla ribalta una discussione sulla sua corretta interpretazione storica. Schlein ha accusato De Angelis di “ignobile aggressione alla storia del ‘900” e ha sottolineato la necessità che la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, prenda provvedimenti immediati. La segretaria del Pd ha anche esortato Meloni a riconoscere apertamente che la strage di Bologna fu perpetrata da organizzazioni neofasciste con un disegno eversivo, facilitato da apparati deviati dello Stato.
Le accuse e le parole di Schlein hanno trovato eco in diverse personalità politiche. L’ex segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, ha criticato la presunta ambiguità di Meloni nella sua dichiarazione sulla strage, affermando che chi nega la verità giudiziaria non merita rispetto. Anche il leader di Azione, Carlo Calenda, ha preso posizione contro De Angelis, sottolineando che il paese vive in una democrazia che ha sconfitto i fascisti e che il martirio non è una possibilità per lui, ma le dimissioni sarebbero appropriate.
La strage di Bologna è stata uno dei momenti più tragici della storia italiana, e la verità su ciò che è realmente accaduto è stata oggetto di indagini e processi. Le affermazioni di De Angelis hanno sollevato un acceso dibattito sulla giusta interpretazione degli eventi storici e sull’importanza di rispettare la memoria delle vittime e la verità emersa dai procedimenti giudiziari.
Ora la palla è nelle mani dei vertici della Regione Lazio e della Presidente del Consiglio Meloni, chiamati a prendere una posizione chiara e netta su questa controversia.