Completata a Lampedusa la difficile operazione di recupero del gruppo di 34 migranti bloccato da più di 36 ore su una scogliera, in seguito al naufragio del barchino su cui si trovavano. A effettuarla sono stati i Vigili del Fuoco di Catania e il personale del Soccorso alpino e speleologico siciliano di Trapani.

Completata la delicata opera di soccorso dei migranti intrappolati sulla scogliera di Lampedusa dopo un naufragio.

Tanti gli ostacoli per i soccorritori. A cominciare dal fatto che il gruppo si trovasse su una parete verticale alta più di 100 metri, nella zona di Cala ponente. Per non parlare poi delle cattive condizioni del mare e del vento forte.

Vista l’impossibilità di operare via mare, due tecnici di elisoccorso si sono imbarcati all’aeroporto di Birgi su un elicottero dell’82° centro Csar, che in pochi minuti ha raggiunto la zona. I tecnici dell’Aeronautica si sono calati col verricello e hanno imbarcato per prime sei donne, per poi sbarcarle all’aeroporto dell’isola.

L’operazione è durata due ore e con tanti ostacoli dovuti alle condizioni del mare e al vento forte.

I soccorritori hanno impiegato un paio d’ore. Del gruppo facevano parte anche sei donne, tre delle quali trasportate in ospedale, nessuna in codice rosso. I migranti hanno detto di essere partiti da Sfax, in Tunisia, giovedì notte. L’incidente del barchino risale invece a venerdì notte.

Leggi anche: Lampedusa, due naufragi di barche con migranti nella notte: ci sono 30 dispersi e Tragedia a Lampedusa, naufraga un barchino con oltre 40 migranti a bordo: un morto e due dispersi, tra loro anche minori.