Esame di avvocato 2023, è stata fissata la data delle prove. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha infatti firmato il provvedimento relativo al bando di Stato per l’anno 2023 relativo all’abilitazione alla professione forense. L’esame è fissato per il prossimo 12 dicembre e prevederà una prova scritta e una orale. Si tornerà alle modalità di svolgimento delle prove del periodo precedente alla pandemia.
L’invio della domanda di candidatura all’esame di avvocato dovrà avvenire per via telematica. In sede di applicazione dei nuovi concorsi pubblici, il provvedimento conferma le disposizioni particolari relativi ai candidati con disturbi dell’apprendimento (Dsa).
Esame avvocato 2023, fissata la data delle prove: ecco quando si svolgeranno scritto e orale
Si svolgeranno il 12 dicembre 2023 le prove per l’esame di avvocato. Lo ha stabilito il decreto del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che ha firmato il provvedimento relativo all’abilitazione della professione forense. Per la candidatura, è necessario inviare domanda a partire dal 3 ottobre fino all’11 novembre prossimi. La prova scritta avrà luogo presso i distretti della Corte d’Appello a partire dalle ore 9:00 del 12 dicembre prossimo.
In applicazione delle misure previste nei concorsi pubblici del recente decreto della Pubblica amministrazione, sono previste disposizioni speciali per i candidati che abbiano disturbi dell’apprendimento (Dsa). In particolare, secondo quanto prevede il decreto Pa, la digitalizzazione dei concorsi pubblici dovrà assicurare delle prove sostitutive rispetto a quelle scritte, attraverso l’utilizzo di strumenti utili per la lettura, la scrittura e il calcolo. Ai candidati affetti da Dsa, inoltre, dovrà essere garantita una prova sostitutiva rispetto a quella scritta, che potrà essere espletata anche mediante il solo esame orale.
Esame avvocato 2023, come saranno le prove scritte e orali e su cosa prepararsi
L’esame per l’abilitazione alla professione di avvocato conterrà una prova scritta a una orale. la prova scritta dovrà essere espletata dai candidati mediante la redazione di un atto giudiziario su specifici temi di diritto processuale e sostanziale. Il quesito dovrà essere scelto dal candidato tra diritto amministrativo, diritto penale e diritto civile. L’orale, invece, si svolgerà secondo la nuova formulazione delle tre fasi.
La prima fase riguarda la discussione di una questione pratica e applicativa, nella formula di risoluzione di un caso. La materia della prima fase dovrà essere scelta dagli stessi candidati. Nella seconda fase, gli aspiranti avvocati dovranno dimostrare le proprie capacità di argomentazione e di analisi giuridica. La terza fase della prova orale concerne la conoscenza degli aspiranti avvocati dell’ordinamento forense e dei diritti e doveri del professionista.
Nuova abilitazione alla professione forense, le novità di quest’anno
Il nuovo schema delle prove per l’abilitazione alla professione di avvocato deriva dagli emendamenti presentati al decreto sugli Enti locali (decreto legge numero 51 del 2023), approvato a fine giugno. L’aspetto più importante della nuova procedura riguarda proprio il superamento delle prove, una scritta e una orale, da parte dei candidati.
Si ritorna alle procedure del periodo precedente la pandemia, con la messa in soffitta del sistema che prevedeva la semplificazione degli esami con la doppia prova orale. Tra le altre novità, vi è anche quella della scelta dei temi da parte del ministero della Giustizia.
L’emendamento al decreto legge sugli Enti locali ha permesso di sbloccare, quindi, una situazione che si andava trascinando da tempo. Gli auspici per un ritorno alle vecchie modalità di svolgimento dell’esame di abilitazione alla professione di avvocato erano già stati espressi dallo scorso mese di dicembre. Le prossime prove di esame forense rappresenteranno, pertanto, il banco di prova del nuovo sistema di abilitazione alla professione.