Lunedì in Consiglio dei Ministri sarà esaminata la bozza del decreto che prevede, tra le varie disposizioni in materia di giustizia, il venir meno dell’obbligo di isolamento dei positivi al Covid e le relative sanzioni. È prevista l’abrogazione della norma che prevede “il divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora alle persone sottoposte alla misura dell’isolamento“. Si tratterebbe, dunque, di dare l’ultimo colpo di spugna alle restrizioni dovute all’emergenza pandemica, dichiarata conclusa a maggio. Il Ministero della Salute, presieduto da Orazio Schillaci, continuerà comunque a verificare “l’andamento della situazione epidemiologica” e, se necessario, potrà “emettere ordinanze di carattere contingibile e urgente, in materia di igiene e sanità pubblica“.
Lunedì in Consiglio dei Ministri la bozza che prevede lo stop all’isolamento dei positivi Covid
Il virus continua a circolare, benché non si parli più di un’emergenza come quella di due anni fa e la pandemia sia data per conclusa. A livello globale, si registra un nuovo aumento dei casi mensili di Covid-19 dovuto all’incremento del numero di contagi in Corea del Sud. In Europa, invece, i casi stanno scendendo. L’Italia, tuttavia, presenta un aumento dei contagi, insieme a quello dei decessi e dell’indice di trasmissibilità Rt.
L’Italia a breve riprenderà la campagna vaccinale con nuovi vaccini adattati alle varianti, in particolare a quelle Kraken e Arturo, che stanno cambiando il quadro epidemiologico. L’Estremo Oriente e l’Oceania, invece, sono interessati dalla variante EG.5, che sta crescendo rapidamente: il fatto che i casi siano stati registrati in 45 paesi ha portato l’Organizzazione Mondiale della Sanità a inserirla nella lista dei mutanti sotto monitoraggio (VUM).
A questi dati si deve però guardare con estrema cautela, stando agli avvertimenti dell’Oms. È plausibile infatti che le rilevazioni risentano sensibilmente della riduzione dell’attività di tracciamento in tutto il mondo: nel mese di gennaio 2023 sono state depositate 100mila sequenze nel database Gisaid, mentre a luglio solo 8.662.