È stato arrestato per omicidio un senza fissa dimora di circa 40 anni che sabato sera a Rovereto (Trento) 6 agosto 2023, verso le 22.30, ha aggredito e pestato a sangue una donna di sessantanni, morta in ospedale per la gravità delle percosse ricevute dall’assassino. Iris Setti, questo il nome della donna uccisa, stava andando ad assistere la madre.
Il femminicidio è avvenuto nel parco Nikolajevka, nel quartiere di Santa Maria.
Omicidio Rovereto: le urla disperate della donna
Le urla disperate della donna hanno attirato l’attenzione di alcuni degli abitanti delle palazzine dell’adiacente condominio Europa, che si sono affacciati ai balconi e hanno visto la donna a terra con i pantaloni abbassati e l’aggressore sopra di lei la colpiva in faccia con violenza. Testimoni della scena agghiacciante, i vicini hanno chiamato la Polizia.
L’assassino arrestato dalla Polizia
Poco prima che arrivassero le Forze dell’ordine, l’aggressore è riuscito a fuggire, ma è stato rintracciato in via Maioliche e portato in caserma. L’uomo sarebbe già noto alle forze dell’ordine.
Come riportano le agenzie, la donna, rimasta a terra col volto massacrato, è stata soccorsa dal 118 giunto sul posto ed è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento dove è arrivata in condizioni critiche e nonostante i soccorsi, la vittima è deceduta in ospedale.
Sul caso stanno lavorando gli uomini della polizia di Stato coadiuvati dai carabinieri. Da comprendere ora i motivi che hanno portato all’aggressione.
Il sindaco: “Il dolore della comunità è profondissimo”
Le parole del sindaco di Rovereto Francesco Valduga, dopo aver appreso dell’uccisione della donna:
“Siamo provati per il dolore infinito che una tragedia come questa provoca, ma allo stesso tempo vogliamo capire cosa non ha funzionato. Io non voglio accusare nessuno, il dolore della comunità è profondissimo. Ma, allo stesso tempo, abbiamo bisogno di carpire. Di fare domande alle quali devono essere date risposte, cioè che cosa in un sistema non funziona. L’altra volta l’aggressore era stato immobilizzato in pieno giorno e si era riusciti a contenerne la furia. Quindi non possiamo immaginare che ci si limiti ad esprimere il dolore: c’era stato un precedente che dobbiamo capire se poteva evitarci quanto accaduto. Qui non c’entra il luogo in cui è successo o l’ora, ma lo stato di questa persona, che era conosciuta“.
Il cordoglio del ministro dell’Interno Piantedosi
Sull’omicidio della donna a Rovereto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, esprimendo il più profondo cordoglio:
“Il barbaro omicidio della donna a Rovereto è un fatto gravissimo. Ho richiesto al capo della Polizia di disporre ogni necessario approfondimento e una dettagliata ricostruzione della vicenda, anche per capire se c’è stato qualcosa che non ha funzionato. Questi accertamenti – prosegue il titolare del Viminale – sono doverosi nei confronti della vittima e dei suoi familiari. Inoltre, sono necessari anche per capire cosa dobbiamo mettere ulteriormente in campo per assicurare una sempre maggiore protezione dei cittadini. Siamo già al lavoro per presentare a settembre un pacchetto di norme per rafforzare ancora tutti gli strumenti a disposizione delle forze dell’ordine per contrastare i più ricorrenti fenomeni criminali e di insicurezza dei cittadini”.