Khvicha Kvaratskhelia è stato il MVP dell’ultima Serie A, l’ala che ha trascinato insieme a Victor Osimhen (e non solo) il Napoli verso lo Scudetto. Il classe 2001 georgiano ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport: “Credo che sia stato un anno incredibile per tutti, non solo per me. Nessuno si sarebbe aspettato lo scudetto a Napoli dopo 33 anni, ma la nostra preparazione e la volontà di dare il massimo sempre hanno fatto la differenza. Quindi non esistono meriti personali di fronte a un risultato così straordinario”.

Sul rapporto con Spalletti. “Sì. E non riuscirò mai a ringraziarlo abbastanza. È stato una svolta per la mia carriera: mi ha dato la possibilità di giocare ad altissimi livelli e mi ha sostenuto sempre, anche nei momenti più difficili. Quando non riuscivo a dare il meglio, lui era sempre lì a incoraggiarmi, a proteggermi, a consigliarmi come affrontare le cose. Se sono diventato il giocatore di oggi, il merito è suo”.

Il rapporto di Kvaratskhelia con De Laurentis

Il presidente De Laurentiis è stato uno dei primi a puntare a dare a fiducia al talento classe 2001: “Certamente, lui ha avuto tanta fiducia in me. Ha creduto in un ragazzo sconosciuto facendo un investimento importante. Ha corso il rischio…”.

Il feeling con Osimhen è alto e insieme formano una delle coppie più forti di tutta Europa e della Serie A. “Sapevo che era un calciatore molto forte, mi ha colpito però l’umiltà del ragazzo Victor: si entra subito in sintonia con lui e il nostro feeling si vede pure in campo. Anche se non lo vedo, so già dov’è, so come servirlo

A Napoli ormai un idolo, ed è stato il simbolo dello terzo scudetto azzurro: «Purtroppo, non riesco ad uscire molto, sarebbe difficile gestire questo immenso amore delle persone. La cosa che mi ha sorpreso di più appena arrivato a Napoli era che la gente mi riconosceva da subito, anche se ero un mezzo sconosciuto. Sono riuscito a visitare Pompei con la mia famiglia però. Di Napoli amo due cose, i paesaggi e i tramonti. Forse ce ne è una terza, quanto è buona la pasta al pomodoro! La adoro».

Sull’ipotesi di una rivincita di uno scudetto: «Ovviamente giochiamo per vincere ogni partita, poi vedremo se saremo in grado di ripeterci. Rispettiamo tutti, ci sono tante squadre forti che giocano bene. Ma credo che, anche le avversarie, non sono così felici di sfidarci…».