Nuovo Supporto per la formazione e il lavoro di 350 euro al mese da settembre 2023, ecco chi e come può accedere alla nuova indennità che, per i soggetti “occupabili” prenderà il posto del Reddito di cittadinanza. Si ha già un quadro generale del nuovo decreto messo a punto dal ministero del Lavoro di Marina Elvira Calderone e che, ad oggi, è all’esame della Conferenza Stato-Regioni, e dei passaggi da fare per inoltrare la richiesta del nuovo sussidio. Innanzitutto sulle persone che sono interessate a inviare la domanda per ricevere l’indennità per dodici mesi, non rinnovabile.

Inoltre, la procedura richiede l’iscrizione alla nuova piattaforma che il ministero del Lavoro conta di mettere a punto entro l’inizio di settembre e che, oltre a registrare la formazione dei propri addetti, conterrà le procedure per incrociare la domanda e l’offera di lavoro tra imprese e quanti siano usciti dal mondo lavorativo.

In particolare, dovranno prestare attenzione alle nuove procedure i soggetti ex percettori del Reddito di cittadinanza (che hanno ricevuto o riceveranno il messaggio Inps di fine fruizione dell’indennità), e che abbiano un’età tra i 18 e i 59 anni.

Nuovo Supporto per la formazione e il lavoro di 350 euro, ecco come accedere alla nuova indennità per chi ha perso il Reddito di cittadinanza

Ammessi alla richiesta del nuovo Supporto per la formazione e il lavoro sono gli ex fruitori del Reddito di cittadinanza, attivabili a lavoro perché di età tra i 18 e i 59 anni, che abbiano un valore dell’Indice della situazione economica equivalente (Isee) familiare non eccedente i 6.000 euro. La famiglie, inoltre non deve avere i requisiti per poter accedere al nuovo Assegno di inclusione che verrà versato a partire dal 1° gennaio 2024 ai nuclei che entro il 31 dicembre 2023 perderanno il Reddito di cittadinanza. All’interno di questi nuclei, sono presenti componenti a carico minori di età, disabili o di almeno 60 anni di età.

Conti alla mano, 159.000 nuclei familiari hanno ricevuto l’sms dell’Inps nei giorni scorsi per la sospensione della fruizione del Reddito di cittadinanza perché attivabili a lavoro. Questi nuclei avevano ricevuto il RdC per i primi sette mesi del 2023. In tutto sono coinvolte 230.000 persone, che sono stati presi in carico dai Centri per l’impiego ai fini del nuovo Supporto per la formazione e il lavoro. Da una prima analisi, la platea di chi risulti attivabile nel mondo del lavoro è di 112.000 nuclei, il 35 per cento dei quali risulta già essere iscritto a una delle politiche attive per la ricerca di lavoro.

Altri 80.000 nuclei termineranno la fruizione del Reddito di cittadinanza alla fine di agosto e riceveranno l’avviso dell’Inps nei primi tra meno di un mese. In tutto, si contano altri 112.000 soggetti che non potranno accedere al nuovo Assegno di inclusione.

Nuovo Supporto formazione lavoro 350 euro, quali sono le attività formative da fare?

Per ricevere il nuovo Supporto per la formazione e il lavoro, è necessario essere attivi nella ricerca di una occupazione. A tal proposito, bisogna essere disponibili sia a nuovi corsi di formazione che ad accettare eventuali offerte di lavoro. Pertanto, dovrà essere sottoscritta la Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro pressi i centri per l’impiego.

Ai fini della fruizione dei corsi, vanno bene pure quelli on line, purché riguardino la qualificazione e riqualificazione professionale. Inoltre, l’Inps convalida anche la partecipazione ai corsi di orientamento professionale, i tirocini, i lavori di pubblica utilità e la disponibilità verso i programmi della politiche Gol (Garanzia per l’occupabilità dei lavoratori). A tal proposito, è necessario sottoscrivere il Patto di servizio.

Come presentare domanda all’Inps per la nuova indennità?

Per ottenere il Sostegno per la formazione e il lavoro di 350 euro mensili per 12 mensilità è necessario inviare una domanda all’Inps. L’invio deve essere effettuato seguendo la procedura telematica sul portale dell’Istituto di previdenza. Gli interessati possono inoltrare l’istanza anche mediante un patronato.

L’Istituto di previdenza effettua i dovuti controlli circa la sussistenza dei requisiti per la fruizione della nuova indennità e invita gli interessati a iscriversi alla piattaforma Siisl. All’interno dello spazio virtuale, i percettori del sostegno dovranno sottoscrivere il patto di attivazione digitale e la dichiarazione di disponibilità immediata a un’occupazione, nel caso in cui non si fosse provveduto precedentemente. Grazie alla nuova piattaforma, si potranno ricevere sia offerte di lavoro che proposte di iscrizione ai corsi.