È di due morti il bilancio della sparatoria avvenuta nel pomeriggio di oggi, 5 agosto, nel centro di Tel Aviv, in Israele. Morto sia l’assalitore israeliano, “neutralizzato” (come riporta una nota della polizia) dalle forze dell’ordine, che l’israeliano guardia municipale addetta alla sicurezza inizialmente ferito.

Sparatoria nel pomeriggio a Tel Aviv: morto sia l’assalitore che la guardia israeliana.

La sparatoria è avvenuta a Montefiore Street. La guardia municipale, Chen Amir, 42 anni e padre di tre figli, è morto al Tel Aviv Sourasky Medical Center. Quanto all’assalitore, questi è stato identificato dagli agenti dello Shin Bet in Kamel Abu Bakr, 22 anni, residente a Rummanah e membro della Jihad islamica. Negli ultimi sei mesi, era rimasto nascosto nel campo profughi di Jenin, nel Nord della Cisgiordania.

La polizia di Tel Aviv sostiene che si fosse dichiarato al martirio e che vivesse nell’ombra proprio perché affiliato alla Jihad.

La guardia aveva 42 anni, l’assalitore 22 ed era affiliato alla Jihad.

La sparatoria è avvenuta a pochi minuti di distanza da una delle manifestazioni messe in campo contro la contestatissima riforma della giustizia voluta dal governo Netanyahu. Quella in corso è la trentesima settimana di proteste in corso in tutto il Paese e – dicono gli organizzatori – “in piena sintonia con la polizia”.

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