Per USA e Cina, le due superpotenze a livello economico e militare, dopo lunghi mesi segnati da relazioni diplomatiche scese ai minimi storici; potrebbe aprirsi una nuova fase di dialogo.

Sullo scacchiere internazionale, dalla geopolitica alle strategie economico-industriali, Washington e Pechino sono divise da posizioni diametralmente opposte.

Una competizione dovuta alla volontà di Pechino di conquistare il primato di prima economia globale, surclassando gli USA. Che saldamente detengono il gradino più alto del podio, della classifica delle economie globali.

Gli USA, per molti decenni, hanno assunto un ruolo da protagonisti indiscussi nella geopolitica internazionale; con un modello unipolare.

Con la forte espansione economica e industriale, che ha caratterizzato gli ultimi decenni dell’economia del dragone e con la volontà di ricoprire, a livello mondiale, un ruolo da protagonisti indiscussi; la competizione tra USA e Cina ha assunto toni sempre maggiori.

In uno scenario internazionale segnato da forti tensioni, con il conflitto militare in Ucraina e il nodo dell’indipendenza di Taiwan; le relazioni diplomatiche tra Pechino e Washington hanno attraversato fasi caratterizzate da forti tensioni.

Con il viaggio del segretario di stato americano Antony Blinken in Cina, la diplomazia ha posto le basi per una nuova fase di cooperazione.

USA e Cina, il viaggio di Blinken:

Un viaggio definito dall’importanza storica per le relazioni diplomatiche delle due superpotenze.

Per la prima volta dopo cinque anni, il diciotto giugno del 2023, il segretario di stato USA arriva a Pechino; in visita ufficiale, per incontrare il capo della diplomazia cinese Wang Yi.

L’incontro, svolto a porte chiuse nel complesso diplomatico di Diaoyutai nel distretto di Haidian; ha permesso ai due leader di confrontarsi su caldi e delicati dossier internazionali.

Tra i temi più importanti, affrontati dai due leader, il dossier di Taiwan e il conflitto militare in Ucraina sono stati gli argomenti più delicati.

Gli Usa hanno sempre sostenuto diplomaticamente la volontà di Taiwan di rivendicare la propria indipendenza dalla Cina; mentre, il dragone ha sempre sostenuto il principio dell’unica Cina. Affermando di non voler cedere a nessun compromesso o concessione, definendolo più volte una questione interna.

Il secondo dossier più delicato sul quale la diplomazia internazionale ha dovuto lavorare, è stato quello legato al conflitto militare in Ucraina.

Sin dalle prime fasi del conflitto, gli USA hanno sempre sostenuto diplomaticamente ed economicamente l’Ucraina; imponendo, a livello internazionali forti sanzioni economiche verso Mosca.

Pechino, storicamente più vicina alla dottrina politica adottata da Mosca, ha sempre rifiutato di adottare sanzioni economiche verso la Russia; mantenendo canali diplomatici aperti con Mosca.

A livello internazionale il possibile sostegno militare di Pechino a Mosca, attraverso forniture di armi, è una delle fonti di maggior preoccupazione per Washington.

Tuttavia a margine della visita ufficiale di Blinken, Pechino ha assicurato di non avere intenzione di fornire armi alla Russia.

La visita ufficiale del segretario di stato USA in Cina, oltre a contribuire in maniera positiva alle relazioni diplomatiche internazionali, ha permesso di aprire una nuova fase di dialogo e cooperazione tra le due superpotenze.

https://youtu.be/DnOPAzPAM5g

Washington – Pechino, la possibilità di “nuove linee di comunicazione”:

Dopo la visita ufficiale del segretario di stato Antony Blinken a Pechino, uno dei segnali più importanti, a livello internazionale, è la volontà delle due superpotenze di voler allacciare nuove linee di comunicazione.

In una nota ufficiale pubblicata sulla testata giornalistica statunitense Financial Times, si apprende come gruppi di lavoro stiano lavorando per confrontarsi e trovare un comune accordo su questioni internazionale d’interesse comune per Pechino e Washington.

Sullo scacchiere internazionale, i primi segnali di distensione tra i rapporti fra le due potenze potrebbero avere duplici effetti positivi.

Le nuove linee di comunicazione permetterebbero a Washington e Pechino di superare le tensioni internazionali accumulate nei diciotto mesi del conflitto militare in Ucraina.

Gianni Truini