Partite Iva, ecco come cambia l’acconto da versare entro il 30 novembre di ogni anno con la rateizzazione prevista dalla legge delega di riforma fiscale. Le variazioni arrivano dopo l’ok definitivo alla Camera della delega fiscale. I voti favorevoli sono stati 184 rispetto agli 85 contrari. Il disegno di legge delega per la riforma fiscale è divenuta, pertanto, legge. Finora, l’acconto si poteva versare in un’unica soluzione non oltre il 30 novembre di ogni anno. La legge delega rivedrà il meccanismo di pagamento, senza tuttavia cambiare le modalità di calcolo.
Le partite Iva, in ragione dell’attuale disciplina, pagano a rate solo il saldo e il primo acconto. Ciò determina che, alla fine di novembre di ogni anno, ci si ritrovi a pagare l’ultima rata del pagamento rateale del saldo e primo acconto, e il secondo acconto in scadenza al 30 novembre. Un importo che, nella maggior parte dei casi, può risultare eccessivo. La revisione del pagamento dell’acconto di fine novembre dovrà essere disposta dalla legge delega di riforma fiscale. Il governo avrà a disposizione due anni dal giorno di entrata in vigore della legge delega per emanare il provvedimento di riforma dell’acconto di fine novembre.
Partite Iva, come cambia l’acconto del 30 novembre che potrà essere rateizzato con la riforma fiscale
Cambia il pagamento dell’acconto di fine novembre per le partite Iva. La legge delega di riforma fiscale dispone che il pagamento potrà essere effettuato anche a rate, rispetto alle uniche rate attualmente ammesse, ovvero quelle del saldo e del primo acconto. A tutte le partite Iva, alle imprese individuali e ai soggetti Isa, ovvero verso i quali si applicano gli indici sintetici di affidabilità, sarà possibile effettuare il pagamento a rate. Non vi saranno revisioni del sistema di calcolo, in considerazione del fatto che, nei confronti dei contribuenti autonomi, non potranno essere disposti dei peggioramenti o nuovi oneri relativi al carico fiscale.
Pertanto, le nuova legge di riforma fiscale procederà con una l’introduzione progressiva della rateazione mensile di quanto dovuto a titolo di saldi e di acconti, e un probabile taglio della ritenuta d’acconto.
Partite Iva acconto 30 novembre: ecco come si paga oggi e come si pagherà a rate
Le partite Iva, le imprese individuali e i soggetti Isa attualmente pagano a titolo di acconto il 100% dell’imposta Irpef dichiarata nell’anno. Il lavoratore autonomo versa l’acconto a seconda dell’importo in una sola rata o in due. In particolare, il pagamento avviene in un’unica rata entro il 30 novembre di ogni anno, se l’acconto non eccede la somma di 257,52 euro.
Diversamente, per importi maggiori, l’acconto si paga in due rate, la prima della quale, corrispondente al 40 per cento dell’imposta dichiarata nell’anno, deve essere versata insieme al saldo per l’anno prima; la seconda rata, invece, deve essere versata entro la fine di novembre e corrisponde al restante 60 per cento. Quest’anno i soggetti Isa pagano due rate di uguale valore, pari al 50 per cento.
Lavoratori autonomi, scadenze di luglio 2023 per il pagamento dichiarazione redditi, Irap e Iva
La quota da versare a novembre come acconto si potrà pagare, pertanto, in modalità rateale. Per l’anno 2023, i pagamenti a titolo di dichiarazione dei redditi (per l’anno d’imposta 2022), Imposta regionale sulle attività produttive (Irap) e Iva, la scadenza estiva era fissata al 20 luglio scorso.
Ai versamenti effettuati entro questa data non subivano l’applicazione di alcuna maggiorazione. Per i pagamenti effettuati successivamente (dal 21 al 31 luglio), era prevista la maggiorazione dello 0,40 per cento a titolo di interesse, calcolato sui giorni effettivi di ritardo. La maggiorazione corrispondeva quindi allo 0,03636% per ciascun giorno successivo al 20 luglio.