Cateno De Luca a Monza punta ad occupare il seggio lasciato vacante da Silvio Berlusconi con la sua scomparsa. Il sindaco di Taormina scende così in campo, nella politica nazionale, e sfida gli altri due politici che al momento risultano essere candidati per le suppletive: Adriano Galliani e Marco Cappato. E, proprio sui suoi due “rivali”, il politico siciliano ha qualcosa da ridire.
Cateno De Luca Monza: la candidatura alle suppletive
Cateno De Luca, leader e fondatore del partito Sud chiama Nord, annuncia proprio oggi, sabato 5 agosto 2023, la sua candidatura alle suppletive di Monza. Da giugno scorso, da quando l’ex premier e numero uno di Forza Italia Silvio Berlusconi è scomparso, il seggio è rimasto vuoto.
Non molto tempo dopo la morte di Berlusconi, era spuntato il nome di Adriano Galliani, braccio destro del Cav in ambito sportivo e attuale amministratore delegato del Monza calcio. Qualche giorno fa poi il radicale Marco Cappato aveva incontrato la stampa in annunciato anche lui e la sua candidatura a Monza.
Saranno dunque Galliani e Cappato gli “sfidanti” di Cateno De Luca a Monza. Intervistato oggi dal Corriere della Sera, il sindaco di Taormina non solo parla del proprio importante salto verso la politica nazionale, ma commenta l’operato di quelli che saranno presto i suoi rivali. E non usa fatto mezzi termini.
A dell’ad del Monza e fedelissimo di Silvio Berlusconi, Cateno De Luca sostiene che sarebbe meglio se continuasse a dedicarsi al mondo del calcio. Ai microfoni del giornale, egli afferma:
Galliani chi? Continui a fare il calciatore. La politica è una cosa seria. Molti sottovalutano che in quel collegio il 50% degli elettori è meridionale e che dove ho giocato in prima persona ho vinto. Per natura non metto limiti alla Provvidenza.
Riguardo invece all’altro rivale, Marco Cappato, il sindaco di Taormina afferma di avere idee completamente diverse sul fine vita. Ecco le sue parole oggi:
Sul suicidio assistito siamo in antitesi. Dio ci dà la vita e Dio ce la toglie. Chi ci accompagna agli inferi è Caronte.
La candidatura a Monza
Cateno De Luca spiega poi il motivo per cui ha deciso di fare questa importante mossa. Racconta che sul finire degli anni ‘50 suo padre si era trasferito dalla Sicilia a Monza per trovare lavoro. Qui ha abitato con altri operai in un appartamento tutt’altro che pieno di comfort:
Nel 1958 mio padre emigra a Monza perché da noi non c’era lavoro e per anni abitò con altri tre operai in una baracca di 20 metri senza servizi. Io credo molto nelle coincidenze della vita.
Poi si presenta e racconta qualche piccola curiosità che riguarda anche la sua vita privata e personale
Io sono De Luca Catena Roberto Salvatore, mia madre mi chiama Robertino, la definizione che do di me stesso in una delle mie canzoni è “ragazzo impertinente di paese”. Sono lo zar di Flumedinisi, il paesino dove sono nato e ho debuttato. Consigliere comunale, assessore, sindaco.
E ancora Il politico racconta i traguardi ottenuti nel corso degli anni:
Il 18 marzo 2007, il mio compleanno, mi sono regalato Sicilia Vera, da cui un anno fa è nato Sud chiama Nord con Laura Castelli portavoce. Se ho preso 500.000 voti e perché ci ha votato la gente. Noi non siamo nati da accordi di palazzo e sedute spiritiche.
Cateno De Luca, classe 1972, oggi è sindaco di Taormina. Dal 2018 al 2022 era stato primo cittadino di Messina. La stampa locale nazionale, in questi anni di carriera politica, gli ha attribuito un divertente soprannome legato alla sua personalità molto eccentrica: “Scateno”. Oggi afferma che arriverà a Monza “con una valigia di cartone“.
È leader Sud chiama Nord, partito di ispirazione meridionalista, autonomista e federalista. Esso sostiene un maggior decentramento amministrativo e un potere decisionale più ampio per gli amministratori locali. Si oppone tuttavia all’autonomia differenziata.
Il partito è inoltre favorevole alla possibilità di aumentare i poteri del premier. Ha una linea dura contro la corruzione contro la mafia. È favorevole alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina.