I recenti problemi con la giustizia non intaccano l’animo combattente di Donald Trump, anzi sembrano fortificarlo dovessimo andare ad analizzare i dati dei sondaggi USA. Ricostruiamo prima i fatti: nelle ultime ore, l’ex presidente americano è stato incriminato per la terza volta, stavolta accusato di aver messo in atto metodi illegali per cercare di influenzare e rovesciare i risultati delle presidenziali USA 2020. Ebbene, dopo l’arresto e il successivo rilascio, Trump si è diretto in Alabama dove ha tenuto il primo comizio dopo questo nuovo intoppo di percorso. Nel suo recente discorso, ha ovviamente attaccato tutti, cercando di evidenziare ai suoi elettori quello che lui definisce un accanimento nei suoi confronti con l’intento di “fermare il movimento”:

I nostri nemici hanno scatenato un esercito di rabbiosi avvocati di sinistra, procuratori marxisti corrotti, agenti governativi squilibrati e ufficiali dell’intelligence canaglia per cercare di fermare il nostro movimento. Ogni volta che i democratici, i marxisti, i comunisti e i fascisti della sinistra radicale mi accusano lo considero davvero un grande motivo d’onore. Il giorno delle elezioni del 2024 sfratteremo il corrotto Joe Biden dalla Casa Bianca. Espelleremo i criminali e i teppisti dalle stanze del potere a Washington. E renderemo l’America di nuovo grande.

Quindi, il tycoon ha continuato in questa maniera:

Siamo ogni giorno più forti nonostante la folle persecuzione del nostro movimento da parte del dipartimento di ingiustizia corrotto e di parte, e dal folle Jack Smith – non vi sembra un folle? Avete visto la foto con la toga viola? È un essere umano folle.

Gli ultimi sondaggi USA dopo la terza incriminazione di Donald Trump

La chiosa finale arriva con Donald Trump che parla dei sondaggi USA in vista delle presidenziali che si terranno nel 2024, insieme ad un attacco diretto – senza mezzi termini – contro l’attuale inquilino della Casa Bianca:

Ogni volta che presentano un’incriminazione, noi saliamo nei sondaggi. Il 2024 è la battaglia finale: abbiamo bisogno di un’altra incriminazione. Joe Biden è un incompetente al quale non dovrebbe essere consentito di essere presidente.

Ad onor del vero, le recenti analisi portate avanti da ABC News e Ipsos sottolineano come due terzi degli americani sostengano che le ultime incriminazioni nei confronti dell’ex Presidente siano davvero “gravi”. Si tratta di un numero in crescita rispetto al precedente sondaggio dove invece si parlava delle accuse legate alla mala gestione di documenti classificati e dell’aver dato denaro ad una prostituta per metterla a tacere sulla loro relazione.

È altrettanto chiaro come Trump stia cercando di minimizzare la questione, provando effettivamente ad influenzare i numeri dei sondaggi parlando di “attacchi personali”, visto il crescente malumore dopo le sue ultime azioni. Manca poco più di un anno dalle presidenziali e il tycoon dovrà prima affrontare altre tappe processuali. Sarà un percorso difficile da decifrare anche per lui che – tra le altre cose – ha attaccato i procuratori che indagano sull’ex presidente degli Stati Uniti parlando di “Squadra Frode”, di persone corrotte e disoneste. I toni rimangono sempre accesi, bisogna capire se ce la farà a resistere fino a novembre 2024.