Si chiama Elio Persico ed è accusato di omicidio colposo e naufragio: chi è lo skipper del motoscafo che ha provocato l’incidente in cui, ad Amalfi, ha perso la vita la turista americana Adrienne Vaughan, presidentessa della casa editrice che detiene i diritti di “Harry Potter”.

Chi è Elio Persico, lo skipper del motoscafo che ha provocato l’incidente di Amalfi

Elio Persico ha 30 anni, è originario di Massa Lubrense e lavora in una società di noleggio barche che ha sede a Nerano. C’era lui, lo scorso 3 agosto, alla guida del motoscafo che si è scontrato contro un veliero turistico, il Tortuga, con a bordo 80 persone, dopo una manovra azzardata. Stando all’esito degli esami tossicologici, aveva assunto alcol e droghe.

Per questo, nelle scorse ore, è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo e naufragio. Nell’impatto è rimasto ferito, riportando un’infrazione al bacino e la frattura di alcune costole. È ricoverato presso l’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. Non ce l’ha fatta, invece, la turista americana di 45 anni sbalzata in mare a causa dell’impatto.

Adrienne Vaughan, presidentessa della casa editrice Bloomsbury, che detiene i diritti di “Harry Potter”, è morta poco dopo essere stata ricoverata, a causa delle gravi ferite riportate. Era arrivata in Italia da Londra insieme al marito (rimasto ferito a una spalla e ricoverato) e ai suoi due figli (rimasti illesi) che ora, in attesa dell’arrivo dei loro familiari dall’estero, sono stati affidati alle cure dei titolari dell’hotel prenotato. Il giorno prima avevano visitato Roma. Poi l’arrivo ad Amalfi e la decisione di salire sul motoscafo.

In un video la ricostruzione della tragedia

Ad aggravare la posizione del 30enne sarebbe stato un filmato girato da una delle persone che si trovava a bordo del veliero turistico al momento dell’impatto. Il video, già analizzato dagli inquirenti, mostrerebbe il conducente mentre – pochi attimi dopo l’incidente – fa un’ulteriore manovra azzardata, ingranando la retromarcia, forse aggacciando con una delle eliche del motore la turista americana, caduta in acqua insieme alla famiglia pochi attimi prima.

La testimonianza dei conoscenti

Chi lo conosce e conosce il lavoro che svolge non avrebbe mai potuto immaginare una tragedia simile.

Dal punto di vista tecnico devo dire che è uno dei migliori skipper della zona, non un ragazzo che ha iniziato a portare in giro i turisti in conseguenza del boom che vive il settore dei charter. Ho potuto vedere il video che, però, non chiarisce la dinamica. Purtroppo in questo caso credo siano intervenuti fattori esterni che hanno determinato la tragedia,

ha dichiarato un marinaio della zona al quotidiano locale “L’occhio di Salerno”. Una ragazza che lo conosce, rimasta anonima, ha aggiunto:

Il problema è che quando fai un lavoro in cui le persone ti affidano la loro vita e quella dei propri cari devi essere lucido. In questo caso ha potuto incidere anche lo stress, il caldo, la fatica, ma di sicuro, se viene accertata l’assunzione di stupefacenti ed alcolici, non ci sono scusanti. E pensare che Elio in mare è uno di quelli bravi, non come tanti marinai improvvisati che si vedono in questo periodo…

Il comandante del Tortuga lo ha definito un “esaltato” e non riesce a spiegarsi come abbia potuto compiere una manovra simile. Ai microfoni del Mattino ha dichiarato che, secondo lui, tutti coloro che lavorano in mare dovrebbero essere sottoposti a controlli medici e drug test continui. Proprio per evitare incidenti come questo.

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