Mondiali UCI 2023 a Glasgow in agosto sono una cosa nuova per il mondo del ciclismo non solo su strada.

In questi giorni in cui ci saranno gare dalla pista alla strada, fino ai percorsi ondulati delle Bmx, la gara regina dei professionisti su strada si prospetta più combattuta che mai.

Mondiali ciclismo su strada, chi sono i favoriti

I favori del pronostico sono tutti per i belgi, se non altro perché la nazionale del campione del mondo in carica Remco Evenepoel, avrà a disposizione altri due capitani: i fuoriclasse Wout van Aert e Jasper Philipsen. Il primo è uno dei nuovi principi del ciclismo moderno e punta al mondiale oltre che a battere l’eterno avversario, l’olandese van der Poel.

Il secondo Jasper Philipsen, è uno dei velocisti più forti in circolazione, uscito dal Tour de France con quattro vittorie, sarà sicuramente l’ultima carta da giocare: micidiale per un arrivo in volata ristretta.

Nella conferenza stampa di vigilia la nazionale belga non si è mostrata per niente intimorita dai favori del pronostico anche se lo stesso Remco ha espresso la sua volontà di voler puntare di più alla cronometro del 11 agosto.

Wout van Aert invece, più di tutti non ha usato mezze misure per esprimere la sua voglia di portare a casa la maglia iridata.

Il Mondiale quest’anno è il mio obiettivo principale. Per questo motivo non ho lottato per conquistare la maglia verde al Tour”

Una sorta di ammissione nel ruolo di gregario invece per Remco, si metterà al servizio della squadra e di van Aert?

Strategia possibile data la potenzialità del Belgio, se lo stesso Remco deciderà insieme alla squadra di forzare in un percorso come quello del circuito finale di Glasgow vedremo almeno per i primi giri un gruppo allungato e sempre in affanno. Poveri gli altri.

A Glasgow l’olandese van der Poel alla caccia dell’iride

Il circuito finale della corsa in linea di Glasgow disegnato dall’Uci è molto particolare, non presenta infatti vere e proprie salite, ma molti strappetti duri e brevi, uniti da rettilinei corti raccordati da numerose curve a gomito che necessitano continui rilanci da parte dei corridori.

La corsa prevede 273 km di cui la prima parte in linea con una salita di difficoltà media, si chiude invece in un circuito finale di 14,3 km in cui si faranno 10 giri.

Oltre i corridori belgi tra gli altri favoriti spicca il nome dell’olandese Mathieu van der Poel, un autentico alfiere del ciclismo contemporaneo che all’ultimo Tour de France si è preparato con grande attenzione.

L’olandese è stato un vero gregario di lusso tirando le volate a Philipsen, compagno di squadra alla Alpecin, e punterà anche alla maglia iridata nella corsa di cross country qualche giorno dopo la prova in linea, meraviglie di questo mondiale che riunisce quasi tutte le specialità del pedale.

Van der Poel quest’anno ha già vinto il mondiale di ciclo cross corso in febbraio nei Paesi Bassi e punta ad un tris immaginabile solo nel ciclismo degli ultimi anni.

La forza dell’olandese nel forza gli strappi opuò diventare micidiale in un circuito che molti analisti hanno descritto come se fosse quasi da cross, in un video postato su Twitter si vede l’olandese forzare lo strappo principale del circuito di Glasgow con grande facilità

“Questa è una gara differente, è il mondiale – ha dichiarato l’orangenon ci sono le radioline e anche se lo strappo non è durissimo sarà difficile farlo per tante volte”

Non solo Belgio e Olanda, chi sono gli altri

Tra belgi e olandesi la spunterà la Slovenia? Tra i favoriti non possiamo non nominare uno dei ciclisti più forti degli ultimi anni quel Tadej Pogačar, terzo lo scorso anno e concentrato nel voler farsi perdonare un Tour non all’altezza delle aspettative.

Altre nazionali interessanti sono la Francia e la Danimarca, due realtà importanti del ciclismo moderno, i francesi hanno nelle loro fila un nome su tutti: il due volte iridato Julian Alaphilippe.

Gli scandinavi invece devono fare a meno della maglia gialla 2023 Jonas Vingegaard ma punteranno tutto sul campione del mondo 2019 Mads Pedersen maglia verde all’ultimo Tour de France.

E noi italiani? L’Italia da alcuni anni vive una crisi d’identità nella prova su strada. Se in pista e in alcune specialità, vedi l’inseguimento, siamo al top. Il quartetto azzurro campione olimpico si gioca l’iride contro la Danimarca.

In strada tra i pro siamo in grande difficoltà. Filippo Ganna è la nostra speranza nella prova a cronometro ma per il resto siamo gli outsider per eccellenza con due nomi su tutti, Bettiol e Trentin, per poter puntare alla sorpresa o ad un piazzamento nei primi cinque.