La Delega fiscale ha ricevuto nel pomeriggio l’ok della Camera con 184 voti a favore, 85 contrari e nessun astenuto. Tutti i sì dalla maggioranza, i no dalle opposizioni tranne Azione e Italia viva. Tante le voci raccolte a Montecitorio da Diego Laudato.
Delega fiscale, le reazioni dai partiti tra chi parla di fisco giusto e chi di scelta iniqua.
E partiamo da Federico Freni, sottosegretario al ministero dell’Economia, in quota Lega, che ha seguito sia alla Camera che al Senato il cammino della Delega fiscale per conto del governo:
Finalmente un fisco più amico. Siamo già al lavoro per i decreti attuativi. Ora basta con questa retorica che il centrodestra strizza l’occhio agli evasori.
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E di fisco più amico parla anche il vicecapogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Manlio Messina:
Le opposizioni devono aspettare il risultato della Delega prima di protestare. La direzione resta la flat tax e l’abbassamento del cuneo fiscale. La Patrimoniale? Non c’è stato nessuno scivolone e lavoriamo per dare risultati migliori al nostro Paese.
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Delusione dalle opposizioni, anche sul fronte Patrimoniale.
Contrario il Partito democratico, che con la sua segretaria, Elly Schlein, attacca:
In 12 mesi abbiamo visto già più di 12 condoni. Insistiamo sul contrasto all’evasione e sulla progressività. È giusto che chi ha di più contribuisca in modo maggiore al benessere collettivo. È scritto anche nella nostra Costituzione.
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Deluso Nicola Fratoianni soprattutto sul versante Patrimoniale. E il segretario di Sinistra italiana ironizza:
È passata “la linea Sangiuliano”: non si legge. Si vota senza leggere. In Italia, la forbice della disuguaglianza si è allargata sempre di più. Chiedere a chi ha tantissimo è sia uno sforzo solidale che di buon senso.
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