Un tizio sollevato da una gru compare sul più bello. Per giunta salutando, come se fermare appunto a bordo di una gru una partita di tennis, peraltro la semifinale del torneo Atp 250 di Kitzbuhel e derby argentino tra Sebastian Baez e Tomas Martin Etcheverry, fosse la cosa più naturale del mondo. Giocatori increduli, pubblico austriaco tra risate e foto con lo smartphone e il tennis che si ferma.

Semifinale del torneo di Kitzbuhel con pausa fuori programma: lassù c’è un tizio “volante”.

Il racconto: siamo al terzo gioco del primo set, un gioco pari, ed Etcheverry serve sul 40-40. Etcheverry fa rimbalzare la pallina, la poggia sulla racchetta preparandosi al movimento che avrà eseguito milioni di volte per dare origine allo scambio. Alza gli occhi al cielo e… vede un uomo “volare”. Etcheverry si ferma, Baez si chiede cosa diavolo stia succedendo, il pubblico inizia a ridere. L’uomo, probabilmente un operaio, spezza l’imbarazzo salutando tutti ed entrando suo malgrado (perché si tratta davvero di un fuori programma) tra i protagonisti del giorno.

Il siparietto si chiude dopo qualche istante. Con Etcheverry a chiedere con lo sguardo al giudice di sedia, anche lui divertito, il permesso di tornare a servire. Permesso accordato.

I giocatori si bloccano, il pubblico scoppia a ridere, e lui saluta.

Etcheverry perde il primo set al tie-break (7-5), vince il secondo 6-3 e perde la frazione decisiva 6-4. Colpa dell’uomo della gru? Ma ci mancherebbe. Ciao anche a te, uomo della gru.

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