Il salario minimo torna ad agitare il dibattito tra maggioranza e opposizioni, sul tema al Tg Plus, su Cusano Italia Tv, è intervenuta l’Onorevole Daniela Torto, del Movimento Cinque Stelle:

“Sul tema del salario minimo il governo Meloni purtroppo fugge via dalle responsabilità e continua a rinviare la discussione. Non ha in questo momento la capacità di confrontarsi. Piuttosto che lavorare su una proposta di legge che è stata depositata già in Parlamento, preferiscono andare in vacanza, per poi affrontare a settembre, in autunno, il problema. Si tratta di un problema concreto, che riguarda quasi 4 milioni di lavoratori poveri. Abbiamo contestato questa una forma di lassismo, questa incapacità di ascoltare chi è fragile”.

Sul salario minimo le opposizioni lanciano una raccolta firme

Dopo il rinvio della discussione in Aula sul salario minimo, le opposizioni hanno lanciato una raccolta firme per presentare una proposta di legge di iniziativa popolare sul salario minimo. Per l’Onorevole Daniela Torto del Movimento Cinque Stelle, l’idea è quella di ascoltare le esigenze dei cittadini, per arrivare pronti alla scadenza di settembre:

Stiamo organizzando una raccolta firme, noi non vogliamo essere rimandati a settembre. Questo è l’obiettivo, quello di stare vicino a dei cittadini che purtroppo hanno ricevuto una porta sbattuta in faccia, fanno bene ad essere arrabbiati. Lo saremo tutti in quelle situazioni, ne hanno tutto il diritto. Quello che vogliamo fare è andare nelle piazze e poter parlare loro, e poter migliorare con loro la nostra proposta. Così a settembre saremo pronti. La nostra proposta a firma Conte -e sostenuta da tutte le opposizioni – prevede che si metta fine alle realtà in cui i lavoratori vengono pagati 5, 6, 7 euro lordi l’ora. Si inizia a ragionare da un minimo di 9 euro lordi. Le faccio qualche esempio, in Europa 21 paesi su 27 prevedono il salario minimo. In Germania dopo l’introduzione del salario minimo non è vero che gli stipendi sono diminuiti: è stato introdotto a 8,50 € l’ora e oggi ce lo ritroviamo a 12 €. Un lavoratore con stipendio dignitoso contribuisce anche all’economia, non lo dimentichiamo.

Odg sulle multinazionali, Torto: “Era davvero il momento di mettere un freno”

Dai banchi pentastellati è arrivata la proposta di Ordine del giorno, poi approvato, sulle multinazionali, che mira a garantire la piena tassazione dei ricavi delle aziende che non hanno sede in Italia, ma sono attive sul territorio nazionale. Una misura che consentirebbe di recuperare fino a 7 miliardi di gettito:

“Oggi alla Camera è stato approvato un impegno che garantisce la piena ed effettiva tassazione dei ricavi conseguiti sul territorio nazionale, per tutte quelle imprese appartenenti a gruppi multinazionali e nazionali non aventi una stabile organizzazione sul territorio nazionale. Ciò cosa significa? Il riferimento ai ricavi e non ai profitti – ciò che viene effettivamente sottoposto al tassazione – non è casuale. Abbiamo visto gruppi che fatturano e quindi ricavano miliardi di euro ma che pagano tasse come aziende di piccole dimensioni. Il fenomeno è particolarmente esasperato tra i giganti di Internet, che per la natura delle loro attività hanno una particolare facilità nello spostare i profitti verso i cosiddetti paradisi fiscali. Ogni anno l’Italia perde a causa di queste tecniche circa 28 miliardi di euro di imponibile e 7 miliardi di gettito. Era davvero il momento di mettere un freno e di mettere in ordine a questa situazione. Abbiamo apprezzato che il Governo abbia approvato questo Ordine del giorno, ora però dobbiamo vedere che cosa avverrà”.