Sblocco della cessione dei crediti e sconto in fattura dei bonus edilizi e del superbonus 110%, sono in arrivo le nuove agevolazioni a favore delle imprese e dei contribuenti per liberare spazio fiscale. La novità del giorno è la presa in considerazione di una proposta che era arrivata al ministero dell’Economia e delle Finanze già alcune settimane fa, consistente nella concessione della garanzia di Sale per i crediti non compensabili.
In tal modo dovrebbero sbloccarsi le operazioni attualmente ferme di circolazione dei bonus edilizi: la proposta, prima di essere approvata, dovrà ottenere l’ok della Commissione europea in merito alla compatibilità con la normativa sugli aiuti di Stato.
Sblocco cessione crediti e sconto bonus edilizi e superbonus, in arrivo le nuove agevolazioni: ecco di cosa si tratta
Novità in arrivo sullo sblocco dei crediti d’imposta rimasti incagliati sui bonus edilizi e sul superbonus in conseguenza dell’entrata in vigore del decreto 11 del 2023. Una proposta già arrivata nelle scorse settimane sul tavolo del ministero dell’Economia e delle Finanze introdurrebbe il ricorso alla garanzia Sace sui crediti rimasti bloccati. La novità potrebbe essere inserita tra le possibilità delle imprese di arrivare allo sblocco crediti in tempi rapidi. Il governo, infatti, potrebbe inserire il testo nel prossimo Consiglio dei ministri e il veicolo per l’entrata in vigore del nuovo provvedimento sui bonus edilizi potrebbe essere il decreto “Omnibus” della prossima settimana.
L’intero meccanismo si basa sulla garanzia di Sace per i crediti dei bonus edilizi rimasti incagliati. La fattibilità della soluzione proposta dal ministero dell’Economia non è tanto di tipo tecnico, quanto per la compatibilità con le regole relative agli aiuti di Stato. Da questo punto di vista, il consigliere del Mef, Enrico Zanetti, e i tecnici del ministero devono ancora vagliando la proposta, che comunque è stata già oggetto di discussioni nei giorni scorsi con associazioni bancarie e di imprese.
Cessione crediti sconto bonus superbonus, in cosa consiste la garanzia Sace?
La garanzia Sace sulla cessione dei crediti dei bonus edilizi dovrebbe riuscire a neutralizzare il rischio di non riuscire a compensare i crediti dal punto di vista fiscale. Il funzionamento dell’intero meccanismo si basa sulla vendita del credito rimasto bloccato da un’impresa a un’altra. Quest’ultima potrebbe essere anche una Esco, ovvero una realtà aziendale specializzata nell’efficienza energetica. Chi acquista il credito d’imposta richiede un finanziamento a un istituto bancario per ottenere la liquidità necessaria per portare a termine l’operazione. L’anticipazione della banca troverebbe il supporto della garanzia di Sace.
Come compensare le agevolazioni fiscali?
A questo punto l’impresa cessionaria, per rientrare dell’investimento fatto (e ripagare l’anticipo fatto dall’istituto bancario), dovrebbe compensare, dal punto di vista fiscale, il credito acquistato. In tal caso, l’impresa realizzerebbe un taglio del cuneo fiscale garantito dal prezzo inferiore di acquisto dello sconto rispetto ai crediti da compensare. Nel caso in cui non dovesse avere abbastanza plafond per compensare i crediti acquistati, scatterebbe la garanzia Sace che andrebbe a coprire la mancata entrata.
In questo modo, le imprese tonerebbero ad avere disponibilità di moneta e le banche sarebbero liberate di una parte dei crediti d’imposta che detengono nei propri cassetti fiscali e che non consentono di poter effettuare nuove operazioni di acquisto degli sconti edilizi.